La vitamina D è fondamentale in inverno. Viene considerata un ormone perché viene sintetizzata dal nostro organismo, attraverso l’esposizione al sole.
Se per diversi mesi all’anno non ci si espone al sole, può esserci una carenza di questa vitamina: secondo degli studi, la vitamina D che si assimila durante l’estate tende a dimezzarsi da fine estate in poi, fino a causarne una carenza. Questo non è l’unico fattore che incide sull’insufficienza, perché possono incidere anche l’età, l’altitudine e l’inquinamento.
Quali sono i segni che possono indicate una carenza dei livelli di vitamina D?
- Indebolimento del sistema immunitario
- Facilità ad ammalarsi
- Stanchezza e affaticamento cronici
- Osteoporosi e dolori ossei
- Depressione
- Psoriasi
- Debolezza muscolare
Questa vitamina può curare una serie di disturbi:
- Abbassa i tassi di cancro
- Le fratture ossee
- Il diabete
- L’incidenza di malattie cardiache
- Ansia e depressione.
Viene prodotta a livello endogeno attraverso l’esposizione solare della pelle ai raggi ultravioletti. Per questo motivo è molto difficile assimilare una corretta e costante dose di sole durante l’arco dell’anno. Alle nostre latitudini infatti non è possibile assimilare il dovuto quantitativo di vitamina D nei mesi che vanno da novembre a marzo compresi.
Qual è la soluzione?
Stare il più possibile all’aperto. Basterebbe un’esposizione alla luce solare almeno 10 minuti al giorno per mantenere i livelli di vitamina D ottimali nel corpo. Il momento migliore per esporsi al sole è mezzogiorno, quindi prima di pranzo o dopo è utile concedersi una passeggiata.
Ci sono anche degli alimenti che possono fare la differenza:
- Salmone
- Aringhe e sardine
- Halibut
- Olio di fegato di merluzzo
- Gamberi
- Tuorli d’uovo
- Funghi