Secondo un’indagine la sveglia che suona al mattino e la routine sono tra gli aspetti più “odiati”.
Tornare in ufficio dopo qualche settimana di vacanza può essere davvero traumatico, soprattutto se prima di andare in ferie si sono lasciate in sospeso molte cose che attendono di essere sbrigate al rientro. Se la vacanze trascorse, poi, sono state particolarmente appaganti e rilassanti, tornare alla vecchia routine può trasformarsi in un vero e proprio incubo.
Questo periodo di passaggio dal dolce far niente alla frenesia quotidiana, genera spesso malinconia, umore cupo, ansia, mal di testa, dolori muscolari, difficoltà di digestione, insonnia, alterazioni dell’appetito, irritabilità, spossatezza, calo della concentrazione e ansia da prestazione lavorativa.
Ma… perché arrivano questi sintomi? Ritornare alle “vecchie abitudini” significa andare incontro ad un cambiamento rispetto ai ritmi fisiologici e psicologici a cui ci eravamo abituati durante le vacanze. Nel momento in cui il nostro organismo deve far fronte ad un cambiamento, per riorganizzarsi, si prepara con tutta una serie di risposte. Laddove il cambiamento richiesto è troppo repentino, il nostro cervello “legge” tali richieste come un segnale di emergenza attivando dal punto di vista fisiologico delle risposte atte a fronteggiare la situazione. Infatti, i sintomi elencati non sono altro che una risposta del nostro corpo conseguente ad un cambiamento repentino cui il nostro fisico e la nostra mente debbono adattarsi. Si tratta, in breve, di un periodo di adattamento / assestamento completamente normale.
Il rientro dalle vacanze non riguarda però soltanto l’aspetto lavorativo, ma più in generale la ripresa delle abitudini e della tanto amata-odiata routine.
Non bisogna allarmarsi, quindi, se si riscontra la presenza di alcuni dei sintomi suddetti per qualche giorno dopo il rientro a casa e al tran tran quotidiano.
Quando l’ansia da rientro può diventare pericolosa? Quando la sintomatologia si presenta per più di una settimana fino a coprire diversi mesi è consigliabile rivolgersi ad uno specialista per analizzare le cause psicologiche di tali problemi.
Cosa si può fare per affrontare lo stress da rientro dalle vacanze?
- Date tempo al corpo e alla psiche di rimettersi in marcia a pieno ritmo dopo il periodo di torpore. Non ripartite, subito, al massimo. Il corpo ha sempre bisogno di gradualità. Ripartiamo lentamente con gli impegni consueti e aumentiamo l’impegno man mano, o disperderemo l’energia acquisita.
- Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana.
- Restate ad occhi chiusi per qualche minuto la mattina prima di scendere dal letto richiamando alla mente i luoghi delle vacanze.
- Ricordate i propositi fatti per migliorare la vostra vita quando eravate ancora in vacanza. Scrivete i principali obiettivi che vorreste raggiungere quest’anno (per se stessi, per il lavoro, per la vita privata, famiglia ecc). Scrivete almeno 5-6 obiettivi principali, importanti sui quali varrebbe la pena impegnarsi e passate subito all’azione.
- Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
- Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state “attive”. Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
- Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto.
- Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto.
- Modificate i vostri pensieri negativi. Al rientro dalle vacanze è importante non alimentare la propria ansia con pensieri negativi e “irrazionali” ma è invece raccomandabile concentrarsi su pensieri positivi. Provate a fare una lista dei pensieri negativi e accanto a questi provate a scrivere, cambiandoli, dei pensieri più positivi. Questo piccolo esercizio vi aiuterà non solo a modificare i vostri pensieri negativi ma scrivendoli vi permetterà di guardarli con più consapevolezza e distanziamento, diventando di conseguenza meno disturbanti e più gestibili.
- Non dimenticate, infine, di dedicare del tempo alla famiglia e al partner proprio come si tende a fare maggiormente durante le vacanze.
- Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.
Buon rientro a tutti!