Questa settimana dal 21 al 27 maggio si celebra la settimana mondiale della tiroide. Una delle disfunzioni tiroidee più diffuse è l’ipotiroidismo, che comporta una scarsa funzionalità della ghiandola. L’ipotiroidismo colpisce il 5% della popolazione italiana, in particolare le donne, mentre l’ipertiroidismo colpisce l’1-2% della popolazione.
Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?
Principalmente la perdita della sensazione di benessere e stanchezza continua che non sparisce neanche con il riposo. Altri sintomi sono l’incapacità di sopportare il freddo, alterazioni dell’umore, difficoltà nella concentrazione, nervosismo, insonnia, ritenzione di liquidi e pelle secca.
La tiroide svolge una serie di funzioni vitali per il nostro organismo come la regolazione del metabolismo, il controllo del ritmo cardiaco, lo sviluppo del sistema nervoso, l’accrescimento corporeo, la forza muscolare e molto altro. Quindi proprio per questo suo ruolo di “centralina”, quando non funziona correttamente, tutto il corpo ne risente.
Consumare sale iodato in quantità adeguate aiuta a prevenire le malattie legate alla tiroide. Infatti la ghiandola tiroide per far funzionare e regolare al meglio il metabolismo ha bisogno di iodio. Il fabbisogno medio di iodio per un adulto è di circa 150 microgrammi giornalieri. Ci sono alcune fasce d’età, come quella pediatrica oppure alcuni momenti della vita di una donna come la gravidanza e l’allattamento che necessitano di un incremento nel fabbisogno di iodio.