È attualmente in corso la prima prova dell’esame di maturità per gli studenti della quinta superiore.
L’ esame di maturità è una prova che si ricorda per tutta la vita, una delle prime grandi sfide con cui i ragazzi devono fare i conti. Negli ultimi giorni di studio la stanchezza, l’ansia e la paura si fanno sentire più forti che mai; la sensazione di non farcela, di non riuscire a ricordare quanto appreso rischia di prendere il sopravvento portando alle stelle nervosismo e tensione.
“L’ansia è un segnale d’allarme e come tale non è di per sé dannoso. C’è un’ansia positiva e un’ansia negativa. Bisogna capire che un pò di preoccupazione vuol dire essere vigilanti sulla prova che ci aspetta. L’ansia viene a chi si aspetta qualcosa, perché è preparato.
Che fare se questi stati d’animo diventano difficili da gestire? “Non bisogna avere l’ansia dell’ansia. C’è però un livello che non va superato, oltre il quale l’ansia diventa bloccante. Si scatena la paura di non riuscire e la paura dell’ignoto,.Per prima cosa consiglio di affrontare un dialogo interno: è un’ansia positiva o un’ansia che mi bloccherà? Se è un’ansia negativa bisogna agire sulla fiducia in se stessi, ricordando i precedenti positivi. E facendo mente locale sul fatto che l’esame è sì un’incognita ma all’interno di margini circoscritti”.
I consigli sono tanti e ognuno troverà quello più adatto alle proprie esigenze. Il primo – qualora l’ansia fosse davvero troppa e ingestibile – è quella di rivolgersi ad uno specialista o al medico di famiglia che potrà prescrivere anche dei farmaci. Se invece quello che vi serve sono dei rimedi per allentare la tensione, sfruttare meglio il tempo che passate sui libri, rilassarvi e vivere con più serenità questo momento.
Anche i genitori possono contribuire, con qualche parola, al benessere del figlio in un momento impegnativo della sua vita. Poche parole possono tranquillizzare. “Una prima cosa da dire è che molti prima di loro hanno affrontato e superato questa prova con successo. E’ una delle prove della vita, per molti la prima, che bisogna imparare a fronteggiare . E’ un’occasione per mettersi alla prova e capire come impegnarsi, organizzarsi, mantenere la calma”.
Condividere il sapere ma anche i momenti di ansia e fatica aiuta, ed è per quello che lo studio di gruppo in questi casi è molto consigliato. Nel confronto con altri maturandi capirai quanto sei preparato, se hai delle lacune gli altri potranno aiutarti e spiegarti le parti del programma che non ti sono chiare e ti renderai conto che i tuoi stati d’animo sono quelli di centinaia di migliaia di altri studenti come te.
Elimina il superfluo, quello che in questa fase non ti serve. Si tratta di qualche settimana in cui dovrai concentrarti sullo studio e su quello che ti fa stare bene mentre dovrai tenere lontano tutto quello che è a sua volta causa di stress. Concentrati solo su di te, in questa fase è concesso!
Organizza la tua giornata stabilendo delle priorità
La salute in questo momento conta più di ogni cosa. Non ignorare i tuoi bisogni fisici e se sei stanco prenditi una pausa, fai un sonnellino. Anche se è tempo tolto allo studio, ne avrai un grande beneficio che ti farà tornare sui libri con maggior vigore e concentrazione.
Altro momento importante della giornata nelle settimane di studio è la notte, un momento importate per ‘ricaricarsi’ dopo ore di studio. Che fare se non si riesce a dormire? “Usare il sistema di autorilassamento. Immaginare di svuotare la mente di pensieri e preoccupazioni con immagini positive, tipo bei paesaggi, bella musica. Sostituire un pensiero con un altro. Non sarebbe male ripetersi la predizione che andrà tutto bene”. Meglio però evitare di ricorrere all’aiuto dei sonniferi. “Possono avere effetti indesiderati e controproducenti, sopratutto se non li si è mai assunti prima . Una camomilla, una tisana, della musica rilassante possono aiutare. E se si è avuta l’accortezza di fare attività fisica, per esempio jogging o nuoto, sarà la stanchezza fisica a conciliare il sonno”.
- Coltiva l’ottimismo: anzichè ripeterti continuamente che non ce la farai, dì a te stesso esattamente il contrario!
- Fai meditazione o esercizi di training autogeno, facendo respirazioni profonde e immaginando di essere in un posto bello e rilassante.
- Impara a respirare profondamente: è uno dei segreti per rilassarsi; inspira in 5 tempi ed espira in 8.
- Fai sport: l’ideale sarebbe praticare yoga ma, per scaricare la tensione, va bene anche una corsa intorno al palazzo.
Che fare invece se il ragazzo viene bocciato. Come si deve comportare il genitore? “Immagino che ci sia una differenza se sa che il figlio ha studiato oppure no. In realtà è difficile che una bocciatura arrivi improvvisa e inaspettata. Nel mondo scolastico tende comunque ad essere il risultato di un’impreparazione di fondo di cui l’alunno è a conoscenza dentro di sé. I genitori però devono evitare discorsi del tipo “te lo sei meritato”, perché lo studente già lo sa. Meglio far parlare il proprio figlio sul vissuto emotivo facendo tirare a lui le conclusioni per fargli imparare dall’esperienza per il suo futuro e per responsabilizzarlo.Se invece c’è stata una preparazione davvero adeguata ma senza risultati, può voler dire che l’ansia è stata talmente forte da bloccare il rendimento e la lucidità. Può esserci un black out della memoria per troppo stress e paura. Ma allora in quel caso la cosa più importante è affrontare questo problema alla radice, non l’esame in sé che è solo un sintomo