Lo strabismo colpisce il 3-4% della popolazione, anche se molti non ne sono a conoscenza. Alcuni pazienti si sono resi conto di averlo, realizzando di non vederci bene durante una proiezione di un film in 3D. E’ possibile diagnosticarlo facendo una foto con il flash per verificare la simmetria degli occhi: controllando che il riflesso luminosi sia centrato e simmetrico nella parte nera dell’occhio.
La Dott.ssa Elisa Scarale, oculista di Torino e specializzata in strabologia e alterazioni della motilità oculare spiega cos’è lo strabismo: «Consideriamo l’occhio come una sfera “abbracciata” da sei muscoli, che sono come le redini di un cavallo: se ne tiro una un po’di più o di meno, la sferaruota. Il mio lavoro consiste nel riequilibrare le varie redini- spiega. Lo strabismo non può essere considerato un problema estetico, anche se la componente psicologica di questa patologia non deve essere messa in secondo piano. Spesso può essere causa di altri problemi come mal di testa, visione doppia o posture anomale del capo (torcicollo). Può anche essere conseguenza di altre problematiche, ad esempio l’ipertiroidismo, ictus, problemi neurologici o tumori. Per questo è importante trattarlo il prima possibile, in alcuni casi prima dei tre anni d’età».
Lo strabismo si piò manifestare sin dalla nascita, mentre in altri casi potrebbe emergere nei primi anni della crescita del bambino. Le cause dello strabismo mei bambini potrebbero essere febbri alte o stress elevati come la nascita di un fratellino. Invece negli adulti la principale causa di strabismo è l’ictus, ma può essere anche conseguenza di traumi, problemi neurologici e ipertiroidismo.
Esiste la possibilità di curare lo strabismo? La Dott.ssa Scarale risponde: «Alcuni casi, detti refrattivi, si correggono con gli occhiali e non devono assolutamente essere trattati chirurgicamente. Altri necessitano dell’occlusione di un occhio o esercizi ortottici, per altri ancora è necessario intervenire chirurgicamente, negli adulti in anestesia locale, nei bambini in generale. In alcuni casi è molto utile la tossina botulinica, che blocca alcuni muscoli e migliora lo strabismo. Le tecniche oggi sono mini invasive, si richiede un intervento ma può essere necessario farne un secondo. In caso di bambini, può essere necessario intervenire ancora a distanza di anni. Le tecniche per la cura sono meno invasive rispetto a qualche anno fa: in un paio di giorni si chiudono le ferite e in una settimana andrà via anche il rossore. In precedenza i bambini si bendavano ed era un trauma non poter vedere».