Alcuni scienziati britannici hanno sperimentato un nuovo tipo di analisi del sangue capaci di aiutare i medici a scegliere la cura più adatta a ogni singola persona che soffre di depressione.
In questo modo, i pazienti potrebbero evitare lunghi mesi di cure costose e prive di effetto, arrivando a una complessiva personalizzazione dei trattamenti.
Quindi basterà un semplice esame del sangue può aiutare i medici a scegliere il miglior farmaco per ogni paziente con depressione, evitando così scelte che possono rivelarsi controproducente o dannose. Spesso i pazienti devono sopportare continui cambi di terapia farmacologica prima di arrivare al farmaco giusto per il loro disturbo. Anche perchè i più comuni farmaci antidepressivi sono efficaci solo in circa la metà dei pazienti.
Il nuovo studio si inserisce nel filone di ricerche che da tempo cerca di individuare in ambito psichiatrico dei marcatori biologici che siano spia della risposta dell’organismo ai farmaci.
Il test funziona misurando il livello di due sostanze nel sangue che sono marcatori di una infezione in corso. Quest’ultima – secondo molti studi – è la spia di una scarsa risposta dell’organismo agli antidepressivi tradizionali. Se i livelli superano una determinata soglia i medici potranno decidere di optare per molecole più complesse o combinandole con anti-infiammatori.
La prossima fase della ricerca ora sarà quella di verificare se la somministrazione di farmaci anti-infiammatori nei pazienti con depressione resistente può migliorare la prognosi.