Un po’ per orgoglio, un po’ per ignoranza e po’ per fatalismo, i maschi italiani non sanno bene chi sia un andrologo o comunque difficilmente si rivolgono a lui, senza sapere che anche la sessualità maschile ha bisogno di prevenzione.
Basterebbero poche visite periodiche una volta all’anno per scongiurare tutti i guai seri all’apparano genitale e urinario.
Giugno è il mese della prevenzione urologica.
Una volta si faceva almeno la visita di leva, se c’erano problemi venivano scoperti e tenuti sotto controllo. Oggi invece sempre più pazienti trascinano fino alla tarda età situazioni rischiose. Tutte le statistiche mostrano che le donne frequentano fin da giovanissime il ginecologo per controlli periodici, gli uomini non hanno la stessa consuetudine con l’urologo. Per questo giugno è il mese della prevenzione.
L’obbiettivo è quello di sensibilizzare circa 9 milioni di uomini italiani alla prevenzione e cura dell’apparato genitale mashile.
Solo una bassissima percentuale di uomini (fra il 10% e il 20%) si preoccupa di fare prevenzione e 9 su 10 fanno una visita solo nel caso in cui si presentino gravi patologie. Fra esse troviamo sia quelle benigne – come infertilità, calcolosi urinaria e prostatite – sia quelle maligne – perché tumorali – che colpiscono rene, vescica, prostata e testicoli.
La prevenzione corretta deve iniziare durante la prima adolescenza, quando i ragazzi escono dalla fase di assistenza pediatrica. In assenza di problemi o fastidi specifici, si può seguire il seguente calendario di visite andrologiche:
- 1° appuntamento tra i 14 e i 16 anni
- 2° appuntamento tra i 18 e i 20
- 3° appuntamento tra i 35 e 40 anni
- ulteriori appuntamenti da decidere con il proprio medico.
Durante il controllo specialistico viene effettuato un semplice esame fisico dell’uomo per controllare:
- le condizioni generali di salute e distribuzione della peluria;
- lo sviluppo dei genitali;
- la consistenza e la sensibilità dei testicoli;
- la misura del pene e lo stato delle mammelle;
- il rapporto tra altezza e apertura delle braccia per controllare l’eventuale sindrome di Klinefelter.
Nel caso la visita specialistica faccia sorgere dubbi, lo specialista consiglierà delle analisi più approfondite quali esami ormonali, delle urine e del liquido seminale; spermiogramma per verificare la fertilità del seme, spermicoltura per la presenza di germi nello sperma, ecocolordoppler delle gonadi.
Decalogo corretta prevenzione urologica: quali sono le regole da seguire?
Le prevenzione in ambito urologico prevede poche e semplici regole:
- berealmeno 1,5 lt di acqua durante l’arco della giornata: contribuisce a eliminare l’eccesso di scorie e liquidi e mantiene in funzione i reni
- seguire una corretta alimentazione prediligendo frutta e verdura e alimenti che contengano zinco e selenio
- controllarecorretto sviluppo e conformazione dell’apparato genitale del proprio bambino
- effettuare una visita urologica nelle varie fasce d’eta: durante la pubertà, da adulti e nella terza età
- prestare attenzione a un aumento nella frequenza della minzionee se si avverte bruciore
- eseguire una analisi del liquido seminalenel caso si cerchi una gravidanza: nel 50% dei casi l’infertilità nella coppia dipende dall’uomo
- fare attenzione a eventuale incontinenzaurinaria involontaria, sia sotto sforzo che a riposo
- consultare l’urologo nel caso in cui si riscontrino tracce ematichenelle urine
- dopo i 50 anni, sottoporsi annualmente a un prelievo del sangueper controllare testosterone e psa, le cui alterazioni possono essere i primi sintomi di alcune patologie
- mantenere a tutte le età unavita sessuale sana.