Grazie a numerosi studi del Massachusetts Institute of Technology, ci saranno delle novità sulla nuova tecnica per gli esami diagnostici che manda in pensione gastro e colonscopia. Basti pensare a una specie di sensore da inghiottire come una pillola, dotato di batteri geneticamente modificati e in grado di diagnosticare il problema. Niente più dolore insomma.
Questa pillola robot, ha un potere magico: è in grado di muoversi nel nostro corpo alimentata dai succhi gastrici dello stomaco. Per ora è stata solamente sperimentata sui maiali.
Per produrre il chip, esistono dei sensori molto intelligenti che sono in grado di rilevare gravi patologie dal punto di vista gastrointestinale e convertire la risposta batterica in un segnale facilmente leggibile. Tutto questo è possibile perché reagiscono con una molecola marker dell’infiammazione.
Gli specialisti inoltre affermano che tante volte non si è in grado di capire il problema solo con una semplice esame, ma bisognerebbe indagare più a fondo.
Questo chip è utile anche per diagnosticare il morbo di Crohn.
In questo caso bisognerebbe effettuare un pre test con una capsula biodegradabile che si scioglie se per caso si blocca in una stenosi.
Il prossimo step per gli studiosi è il cancro, quindi creare una pillola robot che segnali la presenza di cellule sospette, intervenendo così sulla malattia subito prima che si formi. Questo invece, è stato testato sui topi malati di tumore al polmone e si è acceso correttamente a contatto con alcuni segnali tumorali.
La strategia potrebbe anche valutare l’efficacia delle terapie oncologiche o per effettuare screening sulla popolazione a rischio ma ancora asintomatica. La pillola sta cercando di prendere il posto per esami fastidiosi come la colonscopia.
La tecnica riguarda al momento solo un tratto dell’apparato gastrointestinale: l’intestino tenue, una parte molto difficile da raggiungere.