Negli ultimi anni l’uso dei rimedi cosiddetti “naturali” per la cura di alcune malattie è aumentato in modo vertiginoso.
Il successo della “fitoterapia”, ossia l’impiego di piante medicinali e dei loro derivati è supportato dai numerosi studi scientifici che ne confermano l’efficacia terapeutica ed in genere una buona tollerabilità individuale. Occorre però sottolineare che tutti i prodotti usati in fitoterapia possono avere anche degli effetti collaterali anche gravi e per tale motivo il loro impiego, soprattutto se prolungato o in concomitanza con altre terapie andrebbe sottoposto al controllo del medico.
Oggi i rimedi fitoterapici per dimagrire possono essere considerati un valido “strumento di supporto” solo se inseriti nel contesto di una strategia integrata, ovvero assieme ad una alimentazione adeguata e ad una costante attività fisica.
Nel contesto di un programma di dimagrimento, vi è la necessità di impostare un percorso a tappe “personalizzato”, in cui l’individuo venga guidato al raggiungimento e al mantenimento del peso corporeo desiderato. Durante tale percorso la scelta dei prodotti fitoterapici può non essere così semplice ed immediata. Nella fase di scelta occorre tener conto delle problematiche di ogni soggetto nonché dei suoi aspetti psicologici ed emotivi. E’ necessario quindi non affidarsi al “fai da te” ma chiedere sempre un consiglio al fitoterapeuta o al medico esperto in fitoterapia.
Inoltre si deve diffidare dei vari cocktail di erbe che promettono di perdere peso rapidamente ma affidarsi a prodotti certificati in cui vi siano indicati gli ingredienti titolati e standardizzati, le indicazioni e le modalità di assunzione.
I rimedi naturali che possono essere utilizzabili nel contesto di un trattamento dimagrante li possiamo dividere in tre categorie:
- Rimedi ad azione saziante
- Rimedi ad azione metabolica
- Rimedi che agiscono su altre problematiche legate all’eccesso di peso.
Tra i rimedi ad azione saziante vi sono il Chitosano (di origine animale) e le fibre vegetali idrosolubili quali il Glucomannano ed il Psillio.
Tali rimedi formano a contatto con l’acqua una massa voluminosa che tende a dare un senso di sazietà oltre a favorire le funzioni intestinali, risultando efficaci anche in caso di stitichezza e diverticolosi del colon. I sazianti hanno pochi effetti collaterali tra cui il meteorismo, e devono essere assunti lontano dai farmaci in quanto ne riducono l’assorbimento.
Tra i rimedi ad azione metabolica ci sono numerose piante dagli effetti diversi, ma tutte in grado di aumentare il metabolismo energetico e quindi il dispendio calorico favorendo il dimagrimento. Tra queste voglio ricordare il Tè verde, il Guaranà, il Citrus arantium e l’Efedra; tali piante oltre ad aumentare il consumo energetico esercitano anche un azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Per tale motivo se assunti a dosaggi elevati e per un lungo periodo possono provocare ansia, agitazione, tachicardia, insonnia, aumento della pressione arteriosa e quindi non sono da consigliare a coloro che soffrono di patologie cardiovascolari e/o di uno stato d’ansia. Anche l’Alga bruna o Fucus possiede un azione metabolica stimolando la produzione di ormoni tiroidei ma è sconsigliata in soggetti portatori di noduli tiroidei o affetti da ipertiroidismo.
All’ultima categoria appartengono una varietà di piante che agiscono su diversi organi (sistema nervoso centrale, fegato, reni, pelle) dimostrandosi utili nel trattamento della “fame nervosa”, nella “ritenzione idrica” e nella pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica chiamata impropriamente “cellulite”.
Per ridurre la “fame nervosa” possono esserci d’aiuto la Rhodiola e la Griffonia le quali aumentano i livelli cerebrali di serotonina, neuromediatore coinvolto nelle regolazione dell’umore e dell’appetito.
Nel soggetto affetto da sovrappeso può coesistere anche una “ritenzione idrica” evidente soprattutto agli arti inferiori; per tale motivo è possibile utilizzare alcune piante ad azione drenate e diuretica (Pilosella, Betulla, Solidago, Castagno, Tarassaco, ecc.). L’utilizzo indiscriminato di tali piante allo scopo di perdere peso è da sconsigliare in quanto un eccessiva perdita di acqua e di elettroliti (potassio) potrebbe portare riduzione della pressione arteriosa con conseguente collasso e disturbi cardiaci. Infine nel trattamento della cosiddetta “cellulite”, oltre alle piante precedentemente menzionate per combattere la ritenzione idrica , possono risultare utili alcune piante usate singolarmente o in associazione ad “azione venotonica, vasoprotettrice ed antiedemigena” quali la Centella, la Vite rossa, l’Ippocastano, l’Amamelide, il Mirtillo rosso, l’Ananas.
Concludendo, visto la complessità delle cause e dei meccanismi che possono portare ad un eccesso di peso, credo che sia indispensabile valutare ogni singolo soggetto nella sua interezza e consigliare l’assunzione de prodotti “fitoterapici” solo se necessari e dopo avere escluso la presenza di malattie e/o l’assunzione di farmaci la cui interazione con i “principi di origine naturale” potrebbe risultare pericolosa per la salute dell’individuo.