L’osteoporosi è uno stato carenziale dell’osso, consistente in un impoverimento della sostanza fondamentale e del contenuto minerale di calcio. L’osteoporosi si manifesta quando perdiamo troppo tessuto osseo o ne produciamo troppo poco o le due condizioni sono presenti contemporaneamente nel nostro organismo.
Osteoporosi significa “ossa porose”. Se si guarda il tessuto osseo sano al microscopio, si osserva che parti di esso hanno l’aspetto di un nido d’ape. Se avete l’osteoporosi, i fori e gli spazi del nido d’ape sono molto più grandi di quanto non siano in un osso sano. Ciò significa che le ossa hanno perso densità o massa e che la struttura del tessuto osseo è diventata anormale. Quando le ossa diventano meno dense, diventano anche più deboli e più soggette a fratture.
In questo modo ne risente in toto il sistema scheletrico diventando più poroso, più delicato e più soggetto a fratture.
La perdita di calcio è la causa primaria dell’indebolimento osseo e aumenta il rischio di rottura dell’osso nelle persone con l’osteoporosi.
Le zone più colpite da fratture per la struttura porosa dell’osso sono: polsi, anche e la parte dorso lombare della colonna vertebrale: statistiche recenti dimostrano come le fratture più frequenti nelle persone anziane siano quelle dei polsi e come le più pericolose siano sicuramente quelle del collo del femore; dati del 2010 ci dicono chiaramente che l’osteoporosi sia una malattia in continua espansione; ad oggi affligge una donna su tre e un uomo su otto, per un totale di più di 200 milioni di persone nel mondo.
Principali fattori di rischio
- Ridotto picco di massa ossea;
- sesso femminile;
- storia familiare di osteoporosi;
- magrezza;
- età avanzata;
- menopausa precoce o indotta chirurgicamente;
- periodi di amenorrea;
- anoressia nervosa;
- scarsa assunzione di calcio con la dieta;
- uso di alcuni farmaci, quali i cortisonici e gli anticonvulsivanti;
- bassi livelli di testosterone nei maschi;
- stile di vita sedentario;
- fumo di sigaretta, abuso di alcol.
I sintomi dell’osteoporosi nella maggior parte dei casi non sono facilmente individuabili come per le altre malattie attraverso sintomatologie precise come i dolori o i malori; l’osteoporosi è una malattia subdola e solitamente ne viene riscontrata l’esistenza troppo tardi, proprio dopo una frattura; per questo motivo potete intuire e capire l’importanza della prevenzione attraverso l’assunzione di uno stile di vita corretto e grazie ad alcuni esami specifici riguardo la densità ossea.
Dopo la menopausa
E’ una “condizione silenziosa”, che si manifesta solo quando ormai la perdita ossea è tale da causare una frattura. A partire dalla menopausa e comunque dopo i 50 anni, per monitorare lo stato delle ossa il medico può verificare se avete perso altezza ed esaminare la colonna vertebrale. Si dovrebbe fare un controllo di altezza senza scarpe ogni anno e valutare se ci sono differenze. Di fatto nell’osteoporosi post-menopausale l’unico esame che può diagnosticare l’osteoporosi prima che si verifichi una frattura è la MOC.
La prevenzione prima di tutto!
Il sole svolge una funzione meravigliosa e molto importante contro l’osteoporosi favorendo la produzione di vitamina D: mezz’oretta al giorno di camminata sotto il sole (evitando le ore più calde e prediligendo le mattine e il tardo pomeriggio) creano enormi benefici anche sull’umore della persona.
L’osteoporosi è sicuramente dovuta a cattive abitudini alimentari e un insufficiente apporto di calcio è sicuramente una causa importante, ma il vero problema in questo senso si sviscera primariamente in altro modo: il corpo per mantenere l’omeostasi, compensare il ph sanguigno e l’acidità anomala deve tamponare chimicamente attraverso dei sistemi tampone legati per esempio alla respirazione corretta (bicarbonati), ma anche grazie all’utilizzo di alcuni minerali come il potassio, il magnesio e il calcio, quest’ultimo sottratto indovinate un po’ da dove? Bravissimi, dalle ossa.
Mangiare regolarmente yogurt aiuta a rinforzare le ossa negli over-60, riducendo il rischio di osteoporosi e fratture. A indicarlo è il più grande studio osservazionale mai fatto finora sul legame tra latticini e fragilità ossea.
Lo yogurt è una fonte ricca di nutrienti che aiutano l’osso, per questo i risultati dello studio sono in linea con quello che ci aspettavamo, i dati suggeriscono che aumentare il consumo di yogurt possa essere una valida strategia per mantenere le ossa in buona salute, ma siccome lo studio è soltanto osservazionale, per confermarlo serviranno nuove ricerche.
Gli alimenti consigliati per prevenire e combattere l’osteoporosi sono le prugne che in un solo etto contengono le quantità necessarie di bolo, un oligoelemento a cui vengono attribuite proprietà preventive dell’osteoporosi; soia, piselli, ceci, fagioli, grazie ai loro isoflavoni, per loro natura fitoestrogeni, riducono i disturbi della menopausa, tra i quali l’osteoporosi; altri alleati vegetali nel combattere l’osteoporosi e la perdita di calcio sono le verdure a foglia verde quali il tarassaco e l’indivia, gli spinaci, i cavoli, le cime di rapa, i frutti di bosco, le fragoline (studi recenti sembrano dimostrare che le fibre invece che sfavorire l’assorbimento in alcuni casi lo migliorano leggermente, quando il contenuto di vitamina D nel corpo è corretto); noci, mandorle, pistacchi, semi di lino, semi di zucca, sesamo (non tostato!) sono ottimi alimenti contenenti minerali e oligoelementi quali calcio, fosforo e magnesio, quest’ultimo molto importante non solo per l’osteoporosi, ma per diversi altri disturbi.