Le notifiche dello smartphone arrivano con vibrazioni, trilli e suonerie. Quando riceviamo una mail, un messaggio whatsapp o un tag su Facebook o instagram, le notifiche possono generare una vera e propria dipendenza. Uno studio pubblicato su NeuroRegulation spiega come il meccanismo che sta dietro all’abuso di telefonini e tablet non sia troppo diverso da quello di sostanze stupefacenti.
Erik Peper, professore di educazione alla salute presso l’Università di San Francisco e primo autore dello studio afferma: “la dipendenza dall’uso di smartphone inizia a formare connessioni neurologiche nel cervello in modo simile a quelle che si sviluppano in coloro acquisiscono una dipendenza da farmaci oppioidi per alleviare il dolore”.
E’ stato svolto un sondaggio su 135 studenti ed è emerso che chi utilizzava continuamente i telefonini aveva più elevati livelli di senso di isolamento, depressione e ansia. Tutto ciò è la conseguenza della sostituzione dell’interazione faccia a faccia con una forma di comunicazione in cui il linguaggio del corpo non può essere interpretato. Gli studenti del sondaggio durante le lezioni erano propensi a guardare lo smartphone. I ricercatori spiegano che le notifiche ci fanno sentire obbligati a guardare i nostri dispositivi elettronici.
Per disintossicarsi è fondamentale convincerci delle nostre potenzialità. Basta disattivare le notifiche e controllare e mail e social in momenti specifici della giornata. “Così come possiamo metterci a dieta, possiamo allenarci ad essere meno dipendenti dai dispositivi”.