Morbo di Parkinson: nuove cure più precoci ed efficaci.
Le persone affette dal morbo di Parkinson sono quattro milioni in tutto il mondo, 250mila solo in Italia. Per il 2030 la cifra potrebbe raddoppiare. Ogni anno 20 persone su 100mila vengono affette dalla malattia. Nel 79% dei casi, anche i caregiver cominciano a sviluppare problemi di salute, dalla banale stanchezza (65%) alla depressione (15%), dalla cagionevolezza (20%) alla mancanza di riposo (98%). Una cosa fondamentale è anche far ricorso a un aiuto esterno dando supporto alle persone che ne soffrono.
Secondo Pietro Cortelli, presidente dell’Accademia Limpe-Dismov, associazione di neurologi che si occupa di Parkinson, non è facile identificare la malattia e non si identifica solo con il tremore.
Esistono altri fattori:
- Disturbi dell’equilibrio;
- Rigidità;
- Lentezza nei movimenti.
La ricerca scientifica ormai sta facendo numerosi progressi in campo medico. Il trattamento della terapia migliorerà sempre più grazie a novità scientifiche e innovazioni tecnologiche. Ci saranno delle novità, come dispositivi wireless, software di intelligenza e infine dei miglioramenti della gestione attraverso le tecnologie digitali.
Esiste anche l’Intelligenza Artificiale: un aiuto nella diagnosi precoce arriva anche dagli smartphone. Il medico curante così può visualizzare in modo diretto il grado di benessere del paziente, attraverso la frequenza e l’effetto disabilitante dei diversi sintomi.