Il melanoma, è un tumore a sviluppo subdolo, aggressivo, perciò è importante una costante valutazione della pelle.
Si verificano in Italia oltre 10 mila nuovi casi di melanoma e i decessi sono oltre il 20%. Solo in Sicilia, ogni anno, ci sono 7-8 casi ogni cento mila abitanti. Paola Quierolo, presidente dell’Intergruppo melanoma italiano e direttrice dell’oncologia medica dell’Istituto dei tumori del San Martino di Genova spiega: «Il melanoma è uno dei tumori a maggiore crescita nelle società occidentali e ha un impatto drammatico a livello socio -sanitario. Eppure, è una di quelle neoplasie che può essere evitata efficacemente attraverso la prevenzione primaria, basata sulla corretta esposizione al sole, e secondaria con l’autoesame della pelle per giungere a una diagnosi precoce».
Importante quindi essere consapevoli che i melanociti (cellule dello strato basale dell’epidermide con il compito di difendere la pelle dai raggi solari intensi e produttrici di melanina) sotto un bombardamento intenso, per ore, di raggi ultravioletti, iniziano una proliferazione senza controllo. Da qui l’insorgenza di tumori della pelle.
Come prevenzione del melanoma è utile un regolare autoesame della pelle utilizzando la regola dell’ABCDE:
- A -> assimetria della lesione
- B -> bordi irregolari e frastagliati a “carta geografica”
- C -> colore disomogeneo a varie tinte: nero, rosso/bruno, rosa, non uniforme
- D -> dimensioni maggiori di 6 millimetri
- E -> evoluzione progressiva
Tuttavia, la regola ha bassa sensibilità se riferita a lesioni piccole. Quindi, appena si ha un sospetto è corretto ricorrere alla valutazione medica.
Solitamente quando il melanoma viene diagnosticato precocemente è una malattia curabile e si procede asportando completamente la neoformazione. Se non è trattato con urgenza, può diffondersi in altre parti dell’organismo.
Paola Quierolo perciò chiede una particolare attenzione al crescente uso, tutto l’anno, di lampade abbronzanti o lettini solari. Ecco alcune regole da seguire: non esporsi al sole dalle 11 alle 15 (ora legale). Rappresenta un pericolo, dopo un anno che si sta chiusi in ufficio, prendere a lungo il sole: la pelle non è pronta. È un errore rimanere sotto i raggi solari senza indossare magliette, cappello con visiera, occhiali da sole (anche l’ occhio è soggetto a melanoma). È corretto l’ uso di creme fotoprotettive e, se ci si immette in acqua, vanno riutilizzate. L’ applicazione va, comunque, ripetuta ogni 2-3 ore.