Come superare l’ansia da esame di maturità? Molto spesso le sensazioni che si provano e che vanno ad incidere negativamente sia sull’attenzione nel momento di studio che sulle difficoltà di memorizzazione sono: paura, ansia, senso d’inadeguatezza, insonnia, irascibilità e astenia.
L’esperta Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), spiega come superare questo blocco grazie a 5 consigli pratici.
“L’anno di studio sulle spalle, il caldo e l’atmosfera estiva, l’invidia per chi è già in vacanza, la paura di affrontare una prova carica di significati e aspettative – sottolinea l’esperta – rendono difficile la concentrazione e moltiplicano la paura di fallire proprio alla battuta d’arrivo. Immaginiamo di trovarci seduti sul banco e di non ricordare nulla di quello che si è studiato per un anno intero, percepire il sudore scorrere sulla fronte e il battito cardiaco aumentare a dismisura, con la sensazione che manchi l’aria”. Per Vinciguerra esistono alcune semplici regole per migliorare la memoria e affrontare l’esame di maturità con sicurezza.
Prima regola: “ripetere ad alta voce, meglio se in gruppo, permette di confrontarsi e sedimentare le informazioni in maniera più duratura. Inoltre, la collaborazione con i compagni stimola l’apprendimento”, afferma l’esperta.
Seconda regola: “riassumere per iscritto e fare mappe concettuali permette che il processo di apprendimento sia a livello più profondo, ed emerga in modo associativo nel momento in cui siamo messi alla prova”. Inoltre, “simulare la prova d’esame potrebbe permettervi di non trovarvi impreparati rispetto a ciò che avverrà praticamente; quando nella simulazione avete la sensazione di bloccarvi, respirate diaframmaticamente e contate da 100 a uno: il vostro cervello riprenderà a funzionare”, assicura.
Terza regola: “verificate la vostra preparazione, utilizzate le tracce degli esami di maturità precedenti e provate a svolgerle, ma attenti a non sviluppare pensieri negativi nel momento in cui notate di non sapere qualcosa: avete tempo e potete riempire la lacuna, anzi è meglio che ve siate accorti, questo vi permetterà di colmarla ed arrivare preparati”.
Quarta regola: “cercate di mantenere costanti le ore di sonno poiché la fase Rem è indispensabile per la sedimentazione delle informazioni acquisite durante le ore passate a studiare; cercate di non dormire meno di 8 ore ma non più di 9, altrimenti rischiate di svegliarvi nel bel mezzo di un ciclo di sonno e sentirvi intorpiditi per tutto il giorno”.
Quinta regola: “mantenere un’alimentazione sana e fare attività fisica permette al corpo di migliorare la performance nelle ore passate a studiare. Inoltre, l’attività fisica è indispensabile perché stimolando la produzione di endorfine mantenete uno stato di benessere psicofisico; ma è importante che questa non sia fatta oltre le ore 16, altrimenti rischiate di avere difficoltà di dormire in modo soddisfacente. Attenti alle abbuffate, o allo stomaco contratto che dà la sensazione di non aver fame: il cibo è un carburante essenziale per il corpo e per il cervello, ricordate che il glucosio è indispensabile per attivare le funzioni cognitive e la memoria”, conclude la presidente Eurodap.