E’ ‘mania’ del senza-glutine, ma questo comporta molti rischi. No al fai-da-te.
Negli ultimi due anni è raddoppiata la vendita dei prodotti gluten-free. Saranno forse le paranoie e manie e soprattutto le mode dell’alimentazione moderna, che sempre più spesso anche gli italiani tendono ad acquistare alimenti senza glutine solo per “paura di ammalarsi” non valutando e conoscendo le conseguenze di una tale decisione possono essere tante e non sempre positive sulla salute. Chi non ha una patologia che richieda la privazione complete di alcuni alimenti, può tranquillamente continuare ad assumere glutine, perché è come sempre l’eccesso di assunzione di un singolo cibo che può essere dannoso. Può causare dei disordini alimentari e delle carenze nutrizionali, pericolose ancora di più se si tratta di persone ancora minori di età. Esattamente come l’idea che i bambini a rischio di celiachia debbano mangiare senza glutine sin dall’età dello svezzamento: altra “bufala” perchè il rischio maggiore è collegato all’aumento dei grassi nell’organismo.
Ricordiamo inoltre che la celiachia non è una dieta ma una malattia molto seria che può avere conseguenze gravi. Chi non ha una patologia che richieda la privazione complete di alcuni alimenti, può tranquillamente continuare ad assumere glutine, perché è come sempre l’eccesso di assunzione di un singolo cibo che può essere dannoso. E non tutti coloro che li comprano sono persone malate di celiachia.
Capiamo bene cos’è la celiachia:
1. La celiachia, altrimenti detta malattia celiaca, altro non è che un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, che si scatena per accumulo di glutine nei soggetti predisposti.
2. In Italia i celiaci sono 600mila, l’1% della popolazione.
3. I sintomi della celiachia sono diversi: dermatite erpetiforme, lesioni cutanee, mal di testa, dolore all’addome, ma anche crescita non consone all’età del soggetto. I sintomi sono diversi da persona a persona.
4. La diagnosi avviene attraverso diversi esami: c’è un test del sangue disponibile, ma anche la biopsia della mucosa duodenale tramite una duodenoscopia.
5. I test generici per le intolleranze non sono affidabili.
6. Se non diagnosticata la celiachia può provocare problemi anche più seri, come fratture spontanee, aborti spontanei ripetuti, infertilità, carenza di ferro, anemia, linfoma intestinale.
7. Per avere maggiori informazioni, contattare il proprio medico curante o l’Aic, l’Associazione Italiana celiachia.