Lavarsi le mani sembra un gesto così semplice e banale, ma è così importante da meritare una giornata mondiale, il 15 ottobre.
I dati a livello mondiale fanno comprendere la gravità del problema: nel 2015 più di 300.000 bambini sotto i cinque anni sono morti in tutto il mondo a causa di malattie diarroiche legate a scarso accesso ad acqua potabile sicura e ai servizi igienici. Ma si sarebbero potute evitare molte di queste morti attraverso il semplice gesto di lavarsi le mani con il sapone.
Il Presidente di Unicef Italia, Vincenzo Spadafora, spiega: “Lavarsi le mani con acqua e sapone, specialmente dopo aver usato i servizi igienici e prima di toccare gli alimenti, contribuisce a ridurre l’incidenza delle malattie diarroiche di oltre il 40% e le infezioni respiratorie acute del 23%. Eppure questo semplice comportamento non viene praticato regolarmente”.
Se il lavaggio delle mani con il sapone è necessario e fondamentale per prevenire le malattie infettive nei Paesi di sviluppo, è una buona pratica da consolidare anche nei Paesi ricchi.
Come lavarsi le mani?
Intrecciare le dita sovrapponendo il palmo della mano destra sopra il dorso della sinistra e frizionare i pollici nel pugno della mano opposta. Può essere una buona abitudine anche usare la salvietta monouso per chiudere il rubinetto.
Quali sono i dati da considerare?
- 1 grammo di feci contiene 100 milioni di batteri
- Circa 1 persona su 5 nel mondo si lava le mani dopo aver usato la toilette
- Ogni anno 1,7 milioni di bambini non arrivano al loro quinto compleanno a causa di diarrea e polmonite
- Quando i bambini si lavano le mani con il sapone dopo essere andati in bagno o prima di mangiare, riducono il rischio di diarrea di oltre il 40%
- Lavarsi le mani con il sapone potrebbe ridurre il tasso di infezione di polmonite tra i bambini di circa un quarto