Come trasformare le emozioni negative e vivere la vita con gioia
Perché imparare a gestire le emozioni è così importante per vivere bene e per migliorare le relazioni con gli altri?
La gestione delle emozioni permette di ridurre l’impatto che queste possono avere sulla salute e comporta dei benefici anche per le relazioni affettive.
Vivere emozioni positive è qualcosa di naturale, e tu devi solo imparare quello che sto per spiegarti.
Le tue emozioni non dipendono da cosa ti succede o da come si comportano gli altri: le tue emozioni dipendono invece da te. Questo significa che tu hai in mano gli strumenti per trasformare profondamente la tua vita in un’esistenza felice e soddisfacente.
Le tue emozioni sono una reazione valutativa a qualcosa che ti accade.
Questo significa che tu vedi un episodio, osservi il comportamento di un amico, ascolti le parole in televisione, e provi un’emozione come risposta a tutto questo.
Vivere una vita meravigliosa non è una cosa facile. Per riuscirci bisogna imparare a riscoprire la bellezza della vita, tutti i giorni.
Avvalendoci poi di alcune abilità e di nuove modalità di pensiero possiamo arrivare a vivere la vita che desideriamo, cogliendo attimi di gioia e felicità.
Le emozioni sono le reazioni che hai di fronte a ogni situazione che vivi e dipendono dal giudizio che emetti.
Siamo al cuore dell’indipendenza emotiva: ogni emozione dipende da come giudichi quello che ti accade.
Vivere intenzionalmente nella consapevolezza del momento presente, senza giudicare o rifiutare lo stesso, partecipando e rimanendo presenti dove esattamente siamo e non dove dovremmo o vorremmo essere (ad un aperitivo con l’amica del cuore, con il nostro fidanzato ecc…).
E’ molto utile per superare e trasformare le emozioni negative e allontanarle, ma non solo.
Serve a stare nel presente, senza che il futuro o il passato condizionino ulteriormente la fatica di superare lo stress del momento.
Bisogna portare intenzionalmente la nostra consapevolezza su cio’ che stiamo facendo: guidare, mangiare, bere, parlare, camminare, farsi una doccia, concentrandosi su un particolare che attira la nostra attenzione (la targa di un macchina, gli occhi del nostro interlocutore, il sapore buono del caffè, le foglie degli alberi, l’odore di una bevanda, il colore della tazza, il contatto dell’acqua sulla pelle).
Si può fare in qualsiasi momento e luogo e per il tempo che ci è necessario. Si può svolgere seduti o in piedi, non ha importanza. Con gli occhi chiusi o ad occhi aperti. Molto importante è ascoltare il nostro respiro e provare a concentrarsi su di esso, mentre inspiriamo ed espiriamo.
Decidi cosa desiderare
Cosa desideri? Cosa vuoi davvero? Sono domande importanti su cui riflettere. Per manifestare e attrarre tutto ciò che desideri nella vita devi innanzitutto decidere ciò che vuoi realmente. Devi avere una visione chiara di come dovrebbe essere la vita meravigliosa che hai scelto.
Concentrandoti sulle cose che non vuoi generi pensieri negativi e quindi emani energia negativa. Riformula il linguaggio da “Non voglio più sentirmi male” a “Voglio guarire completamente”. Fai un lista per scoprire ciò che desideri nella vita e fai una lista di tutte le cose che non vuoi. Ogni cosa negativa scritta deve essere trasformata in una positiva. Questa lista portala sempre con te, come un promemoria costante su ciò su cui devi concentrarti.
Puoi scegliere i tuoi pensieri e le tue emozioni. In un primo momento può sembrare una cosa difficile da realizzare, ma devi soltanto diventare consapevole aiutandoti con la mindfullness. In questo modo potrai reindirizzare pensieri ed emozioni negativi trasformandoli in pensieri ed emozioni positivi.
Il modo migliore di riconoscere un pensiero negativo è capire cosa stai provando. Ogni volta che ti senti scoraggiato i tuoi pensieri sono negativi e quindi trasmetti energia negativa. Il tuo “barometro emotivo” ti avviserà se sei sulla strada giusta per attrarre tutto ciò che desideri.
In questo momento ad esempio, cosa ti dice il tuo barometro emotivo? Su una scala da 1 a 10 (in cui 1 rappresenta lo sconforto e 10 la felicità), quanto sei felice in questo momento? Più alto è il livello delle tue emozioni, più potente è l’energia positiva che trasmetti. E se il barometro emotivo indica uno stato di disperazione e sconforto puoi applicare subito la mindfullness per superare questo momento di crisi.
Le emozioni non riconosciute o represse possono generare disturbi psicosomatici. In altre parole vanno a manifestarsi nel corpo creando una sofferenza fisica, è come se gridassero più forte per essere ascoltate.
L’incapacità di riconoscere, esprimere e verbalizzare i propri stati emotivi e quelli altrui è descritta in psicologia con il termine alessitimia che risulta associata a diverse patologie psicosomatiche e psicologiche.
Il consiglio è di descrivere un episodio negativo accaduto nella tua vita includendo tutti i particolari che riesci a ricordare, scrivendo ciò che è realmente accaduto e poi la tua interpretazione dell’evento. Infine trasforma l’interpretazione negativa in un’interpretazione positiva dell’accaduto.
Sentirai l’energia positiva scorrere in te mentre abbandoni lo scenario negativo indesiderato. Lui non mi ama? Bene, scrivi da una parte quello che non sta facendo e dall’altra quello che sta facendo nel concreto per dimostrarti il suo amore. E poi tira le conclusioni.
Le persone che non riescono a percepire e riconoscere le proprie emozioni risultano avere una capacità immaginativa ed introspettiva ridotta e tendono a sviluppare comportamenti di forte dipendenza o di isolamento.
Se resti aggrappato alle emozioni negative che hai provato in passato limiti le tue possibilità di diventare ciò che vuoi essere, sia oggi che in futuro. Questo non significa che devi fingere che il passato non sia mai esistito, ma vuole semplicemente dire che devi lasciare il passato nel luogo cui appartiene, ossia nel passato.
Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo agire sul presente perché è l’unico momento in cui possiamo davvero stare.
Ricorda più si fa uso di ‘appoggi esterni’ più si comunica a se stessi la propria incapacità di ‘farcela da soli’.