L’ influenza di quest’anno è stata etichettata come la peggiore dell’ultimo decennio, sia in termini di sintomatologia che di durata. Secondo gli esperti infatti i casi d’influenza sono in diminuzione, ma l’ influenza continua a mietere vittime e non diminuirà nelle prossime settimane. Il ceppo B denominato Yamagata è il più potente rispetto agli altri.
Gli esperti avvisano che “l’attività influenzale continuerà ancora per alcune settimane”. Generalmente si presentano al massimo 3 virus distribuiti nel tempo, ma quest’anno abbiamo avuto 4 virus influenzali (AH1N1, AH3N2, B/Victoria e B/Yamagata). «Il 66% delle infezioni risulta sostenuto proprio dal ceppo virale aggiuntivo B/Yamagata», afferma Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ovest milanese.
Un elemento che ha favorito la diffusione dei ceppi virali nel periodo dicembre 2017 – gennaio 2018 è stato il calo delle temperature. Come conseguenza le persone si sono radunate in locali chiusi.
Inoltre i casi di infezione da virus respiratori non-influenzali si sono sommati a quelli dovuti ai diversi ceppi influenzali.