Negli ultimi 5 anni boom contagi anche fra giovani etero.
Non diminuisce il numero di contagiati dal virus Hiv fra giovani e giovanissimi. Le malattie sessualmente trasmesse non sono scomparse e gli esperti lanciano un appello all’educazione e all’informazione dei giovani, la cui consapevolezza del rischio sembra essere diminuita negli anni.
I ragazzi non conosco veramente questo virus, addirittura uno su due ignora cosa sia questo virus. Molti hanno difficolta’ a dire con esattezza come si trasmette e poco o nulla sanno sulle cure che esistono per contrastare l’infezione. Questo è un problema che diventa, giorno dopo giorno, sempre più grave. Negli ultimi 4-5 anni c’è stato un incremento di infezioni tra i giovani, soprattutto nella fascia d’età 25-30 anni. Inizia, però, anche un fenomeno parallelo di diffusione del virus nella popolazione eterosessuale: se però i gruppi LGBTQ sono tendenzialmente informati, e si espongono al rischio nonostante la consapevolezza del rischio, i secondi no, e ignorano completamente il problema. La causa principale (intorno al 90%) dell’incremento dei contagi rimane sempre la stessa: la mancanza del preservativo, tanto nei rapporti etero quanto in quelli omosex.
Ricordiamo cos’è l’Aids
L’Aids è la conseguenza tardiva di un’infezione con il virus HI. L’infezione da HIV non può essere guarita, ma può essere curata al fine di evitare il manifestarsi dell’Aids. Dopo una situazione a rischio è quindi importante riconoscere eventuali sintomi e contattare un centro di consulenza. Iniziare un terapia per tempo rafforza il sistema immunitario e migliora lo stato di salute.
In caso di contagio è molto importante effettuare controlli medici regolari al fine di iniziare la terapia al momento giusto. L’HIV viene trattato con farmaci antiretrovirali, i quali vanno assunti giornalmente in modo regolare e molto probabilmente per tutta la vita.
Il primo caso di AIDS fu riportato nel 1981, ma la malattia potrebbe essere esistita da tanti anni senza essere isolata o riconosciuta. L’infezione da HIV che porta all’AIDS è una delle principali cause di malattie e morte tra bambini, adolescenti e adulti in tutto il mondo.
L’infezione da HIV passa essenzialmente attraverso 4 stadi principali:
- incubazione,
- infezione acuta,
- periodo di latenza,
- AIDS.
L’iniziale periodo di incubazione, totalmente asintomatico (privo cioè di sintomi) dura mediamente da 2 a 4 settimane dal momento del contagio.
Il secondo stadio, l’infezione acuta, dura in media 28 giorni (ma in genere meno) e si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale:
- febbre,
- linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi),
- faringite (mal di gola),
- rash (manifestazioni cutanee),
- mialgia (dolore muscolare),
- malessere,
- piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.
Più raramente compaiono anche:
- mal di testa,
- nausea e vomito,
- ingrossamento del fegato/milza,
- perdita di peso,
- mughetto,
- sintomi neurologici.
Pochissimi casi al mondo sono stati connessi con lo sviluppo di una paralisi facciale.
La terza fase diventa nuovamente priva di sintomi e può durare da 2 settimane a 20 anni ed oltre, fin quando sopraggiunge la fase dell’AIDS con sviluppo di infezioni e tumori di varia natura (polmonite, micosi, …).
Gli adolescenti e gli adulti che contraggono l’HIV spesso non mostrano alcun sintomo al momento in cui contraggono l’infezione.
Potrebbero passare 10 anni o più prima che si manifestino i sintomi.
Ricordiamo che nella maggior parte delle interazioni sociali non può avvenire la trasmissione del virus. Parlare con sieropositivi o stringere loro la mano è assolutamente innocuo, quindi non devi preoccuparti se incontri qualcuno infetto da HIV. I
L’HIV viene trasmesso da alcuni fluidi corporei, ma non tutti. Questi sono: sangue, sperma, liquido pre-seminale, latte materno e fluido vaginale. Esponendoti a questi liquidi rischi di contrarre il virus. Le prossime sezioni dell’articolo forniscono consigli specifici su come evitarne il contatto in qualunque situazione, compresi i rapporti sessuali.