Frutta secca in giusta dose può aiutare a ridurre fino al 20% il rischio di malattie cardiovascolari (come ictus e infarto) nei malati di diabete.
Chi soffre di diabete è un soggetto più a rischio per quanto riguarda i problemi cardiovascolari.
Alcuni ricercatori, tra cui epidemiologi e nutrizionisti, della Harvard Chan School of Public Health di Boston, hanno evidenziato come la frutta secca può aiutare a prevenire questi rischi.
E’ stata monitorata l’alimentazione nell’arco di diversi anni di 16.217 uomini e donne, sia prima e dopo la diagnosi del diabete. Durante il periodo esaminato, si sono verificati 2.467 infarti e 789 ictus, con un alto numero di decessi. Secondo i dati raccolti, gli scienziati hanno valutato che il giusto apporto di frutta secca può ridurre del 17% il rischio di patologie cardiovascolari e del 20% quello di infarto.
Quale frutta secca mangiare? E quali sono i quantitativi corretti?
Le noci sono le più adatte per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, sarebbe utile mangiarne almeno 5 manciate a settimana.
Il presidente della Società italiana di Diabetologia, Francesco Purrello, ritiene che noci, nocciole e mandorle possono essere introdotte nella dieta dei diabetici, ma prestando molta attenzione alle dosi (non più di 100-125 gr a settimana). Il loro contenuto in acido oleico, acidi grassi polinsaturi, fibre, minerali e vitamina E, ha effetti benefici sulla riduzione delle malattie cardiovascolari.