Ormai la carenza di ferro colpisce un terzo della popolazione mondiale ma ancor oggi viene trascurato e sotto diagnosticato.
Si riconosce dalla stanchezza, scarsa concentrazione, esposizione alla infezioni, fiato corto ed irritabilità.
Il ferro è essenziale per la vita:
- Rafforza il sistema immunitario;
- Garantisce la resistenza alle malattie;
- Interviene nella produzione dei globi rossi;
- Si trova nel sistema nervoso centrale dove interviene nei processi enzimatici;
- regola il tono dell’umore .
La dott.ssa Elisa Nescis, Ematologa presso l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase a Lecce afferma: “Quando le riserve di ferro nell’organismo diventano scarse, l’impatto sulla salute e la qualità di vita è notevole perché ne risentono il metabolismo, il benessere psico-fisico, il desiderio sessuale, la produttività”.
In Europa coloro che sono affetti da carenza di ferro sono:
- 30% della popolazione femminile
- 77% delle donne in gravidanza
- 48% dei bambini
Anche chi soffre di patologie croniche è a rischio:
- Fino al 61% dei pazienti con scompenso cardiaco
- Fino all’ 85% dei pazienti con insufficienza renale cronica
- Fino al 90% dei pazienti con malattie croniche intestinali.
In particolare nelle donne la carenza di ferro può essere causata da:
- Perdite eccessive di sangue associate a cicli mestruali abbondanti
- Patologie come insufficienza renale cronica, scompenso cardiaco o malattie croniche intestinali
- Apporto nutrizionale non adeguato, quindi scarso consumo di alimenti ricchi di ferro
- Aumento del fabbisogno fisiologico dovuto a gravidanza, infanzia o adolescenza
Per diagnosticare il problema è necessario un esame del sangue specifico che misuri i livelli di emoglobina, ferritina sierica e saturazione della transferrina. Se sussiste un effettiva carenza è importante intervenire tempestivamente.