La causa più comune nell’Unione Europea di infezione da epatite E è il consumo di carne suina cruda o non cotta. Negli ultimi 10 anni i casi si sono duplicati, arrivando fino a 21.000 in tutta Europa. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha costituito un gruppo di esperti sulla diffusione della patologia.
L’epatite E è una malattia del fegato caudata dal virus HEV, è asintomatica, ma può causare insufficienza epatica in soggetti a rischio come gli immunodepressi.
L’infezione solitamente viene acquisita in Europa, e non in viaggi al di fuori del vecchio Continente. La fascia più colpita sono gli uomini over 50.
La presidente dell’Efsa, Rosa Girones, afferma: «Anche se non è diffusa quanto altre malattie trasmesse da alimenti, l’epatite E è motivo di crescente preoccupazione nell’UE». Inoltre continua: «in passato si riteneva che la principale fonte di infezione fosse l’acqua contaminata bevuta durante i viaggi fuori dall’UE. Ora invece sappiamo che la principale fonte di trasmissione della malattia in Europa è il cibo». I principali portatori del virus HEV sono i maiali domestici, oltre che i cinghiali. Quindi è a rischio chi consuma la loro carne cruda o poco cotta, in quanto il virus viene inattivato dal calore della cottura.