Poco meno di due milioni gli Italiani che offrono regolarmente il loro contributo.
“Blood connects us all”: “Il sangue ci mette tutti in relazione”.
E’ lo slogan scelto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la giornata dedicata alla donazione del sangue.
Basterebbe questo messaggio per invitare gli italiani a sottoporsi alla donazione di sangue, di cui oggi si celebra la giornata mondiale. Effettuarla è un atto di salute: verso se stessi (permette di sottoporsi a controlli periodici), ma anche nei confronti degli altri.
Il sangue non fa differenze e può servire a tutti: africani o orientali, europei e statunitensi. Donarlo rappresenta il più grande atto di vita che chiunque può compiere.
Donare il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre, il sangue offerto può servire ai pazienti che subiscono un’operazione chirurgica; nel corso di qualsiasi intervento può diventare necessario, a giudizio del medico anestesista e dei chirurghi, trasfondere al paziente globuli rossi concentrati o plasma o talvolta piastrine.
Dona il sangue prima di partire per le vacanze!
Nel periodo estivo si ha un calo di donazioni, invece il bisogno di sangue in questo periodo aumenta, anche per il maggior flusso di turisti e per il fabbisogno di servizi come, ad esempio, l’alta chirurgia e i trapianti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza.