I dolori mestruali (dismenorrea) colpiscono molte donne, a volte appena prima del ciclo, in altri casi durante il periodo mestruale. Si tratta di dolori o crampi in genere localizzati nel basso ventre.
A seconda dell’intensità del dolore, per alcune donne può rappresentare solo un fastidioso disagio, per altre, invece, i crampi mestruali possono raggiungere un’intensità tale da limitare le attività quotidiane per alcuni giorni.
Mai prima d’ora si era scoperto da cosa dipendesse questo malessere. Ma un nuovo studio ha fornito alcune risposte sorprendenti.
La ricerca è stata pubblicata sul “Journal of Women’s Health” e riporta quanto è stato scoperto dagli scienziati. La sindrome premestruale sarebbe causata da un’infiammazione acuta scatenata dalla proteina C reattiva. Questo tipo di proteina è prodotta dal fegato ed è rilevabile nel sangue.
Lo studio è stato fatto su 3302 donne, gli scienziati hanno rilevato in almeno l’80% delle partecipanti la presenza, nei giorni del ciclo mestruale o i giorni precedenti, di questo tipo di proteina, collegata allo stato infiammatorio. La proteina C reattiva fa parte delle cosiddette proteine di fase acuta, quelle prodotte durante uno stato infiammatorio. Più la concentrazione aumenta, più aumenta la possibilità di soffrire di dolori legati allo stato infiammatorio.
“I sintomi premestruali che includono crampi, dolore alla schiena, aumento dell’appetito e del peso, pancia gonfia e seno dolorante sono collegati ad un’elevata concentrazione di proteina C reattiva” – hanno concluso gli autori dello studio. “Questi risultati – si legge – suggeriscono che l’infiammazione gioca un ruolo fondamentale nel
. Quindi per cercare di alleviare il dolore è necessario utilizzare degli antinfiammatori specifici che vanno a limitare la proteina C”.
Lo studio, potrebbe spianare la strada alla fabbricazione di farmaci anti-infiammatori più adatti alle donne che soffrono di vari fastidi a causa del ciclo, ma anche contribuire a migliorare la prevenzione. Infatti, le donne potrebbero evitare determinati comportamenti che promuovono l’infiammazione.