7 chili in 7 giorni! Insomma chi non sarebbe attratto da un titolo del genere? Nessuna donna, per quanto diversa per cultura, religione, estrazione sociale, ha una cosa che la accomunerà sempre a tutte le altre donne del creato: non sarà mai soddisfatta del proprio aspetto.
I capelli non saranno mai a posto e il peso… ecco il peso è il tallone d’Achille di ogni donna: dalle dell’ignorante e si difenderà con i denti, dille che è ingrassata e si metterà in un angolo a leccarsi le ferite.
Ci sentiamo perennemente troppo grasse. E su questo le riviste ci marciano, proponendo appunto queste diete miracolose che promettono di risolvere con il minimo sforzo il problema del peso; e così via con la dieta verde, la dieta della tisana e altri fantasiosi rimedi brucia grasso.
Ecco la megarivelazione: non funzionano. Anzi peggio: sono dannosi per la salute. Le foto delle modelle prima e dopo la cura, sono false, forse rubate in rete, magari rielaborate a computer… una cosa è certa: una dieta non si improvvisa.
Le diete fai da te sono pericolose e prima o poi fanno riacquistare i chili persi, a volte con gli interessi.
Si sa, sulle riviste e nel web impazzano diete di ogni tipo, destinate alle molte persone che vogliono perdere qualche chilo.
E’ davvero possibile perdere in un mese un sacco di chili e il grasso in eccesso?
No. Non è possibile. Non in modo sano per lo meno. In poco tempo si perdono liquidi e i liquidi sono acqua e l’acqua si recupera… bevendo.
E’ possibile impostare un regime alimentare standard senza tener conto delle caratteristiche fisiche e le abitudini di una persona?
Ecco, ponetevi queste domande:
- Com’è possibile impostare una dieta senza sapere quante chilocalorie assume una persona?
- Come possono generalizzare senza tener conto del lavoro svolto? Insomma va da sé: stare seduti davanti al computer tutto il giorno è diverso dal spostare tutto il giorno scatoloni dentro un magazzino.
- Ma poi questa persona, si allena oppure no? Va in palestra? Corre? Salta? Zumba? O fa zapping sul divano?
Questo per dire che una dieta non va improvvisata ma va concordata con un esperto di alimentazione, il rischio è di incorrere in squilibri anche gravi.
Essere a dieta non è semplicemente “eliminare le calorie in eccesso”, perché questo rallenta il metabolismo e rallentando il metabolismo si ingrassa.
Molte persone attente alla loro salute seguono una dieta fai da te perché non vogliono fare calcoli e cercano di seguire un regime alimentare sano lasciandosi guidare solo da alcune regole fondamentali:
- mangiano di tutto;
- mangiano bene, cercando cibi comunque ipocalorici o, se calorici, almeno sazianti;
- come piano dietetico utilizzano il semplice metodo di pesarsi ogni giorno: se sono aumentati mangiano di meno.
Ci sono numerosi studi scientifici che segnalano la possibilità, in seguito alle diete squilibrate, di modificare profondamente il metabolismo energetico. Questi cambiamenti sono spesso la causa di un circolo vizioso che vede in una fase successiva il recupero del peso, talvolta in misura maggiore (il famoso effetto yo-yo). Alcune conseguenze ricorrenti di queste diete basate su deprivazione ed esclusione, sono paradossalmente il recupero dei chili persi. Più si fanno le diete, più si favorisce l’aumento del peso.
le diete auto-imposte non fanno dimagrire, ma anzi potrebbero portare a sviluppare delle situazioni patologiche. Occorre quindi valutare in modo serio se e come intraprendere un percorso per perdere chili. «Per alcune situazioni (obesità, sovrappeso…) serve una diagnosi accurata delle cause fatta da un professionista che analizza il contesto, valuta il regime e definisce gli strumenti e gli obiettivi da raggiungere.
Ecco alcuni consigli, che forse non brillano per originalità, ma se messi in pratica, eviterebbero l’insorgenza di molti grattacapi.
«Nulla può sostituire un’alimentazione equilibrata e varia. La chiave per non prendere o ri-prendere chili è garantire un apporto energetico giornaliero non superiore a quello necessario stando attenti ai segnali di fame e sazietà.
Infine, così come si presta attenzione alle abitudini alimentari, bisogna limitare la sedentarietà, privilegiare gli spostamenti a piedi o in bicicletta, e praticare regolarmente un’attività fisica piacevole».