Il diabete di tipo II può svilupparsi a seguito di stili di vita e alimentari non corretti. Quindi non si diventa diabetici improvvisamente, ma nel tempo. Molti sono gli errori che vengono fatti più di frequente: analizziamo quali sono da evitare.
La mancanza di attività fisica e di una dieta alimentare equilibrata e sana può portare al prediabete. Il professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Ateneo Federico II di Napoli, Gabriele Riccardi, spiega quanto è comune commettere errori: “essere precipitosi, voler cambiare tutto in fretta e porsi obiettivi irrealistici sono i più tipici di chi ha il prediabete, perché modificare regime dietetico richiede pazienza e costanza. La strategia vincente è trovare una soluzione a lungo termine, non qualcosa di occasionale: un cambiamento di dieta e stile di vita non è questione di una notte“.
Molti vorrebbero perdere perso più velocemente, ma è meglio non esagerare. Il professor Riccardi consiglia “la politica dei piccoli passi, conquistando un obiettivo ragionevole e soprattutto mantenendolo nel tempo“.
Un altro sbaglio che può aumentare il rischio di sviluppare il diabete riguarda la frequenza dei pasti. Saltando, per esempio la colazione, nulla “la glicemia si abbassa e aumenta il senso di fame, così si comincia a mangiucchiare cibi ricchi di zuccheri e grassi. Meglio quindi una colazione con un bicchiere di latte, cereali integrali e un frutto per arrivare facilmente al pranzo“, spiega lo specialista.
E’ fondamentale quindi avere pasti regolari. Attenzione dunque alla quantità, ma anche alla qualità di ciò che si mangia
L’ultimo errore è quello di mangiare troppo spesso. Molti credono che chi abbia il diabete o il prediabete debba alimentarsi di frequente per mantenere nella norma i livelli di zucchero nel sangue.