La depressione è una patologia che colpisce circa 1,5 milioni di persone in Italia.
Ma che cos’è la depressione?
E’ un disturbo dell’umore, caratterizzato da tristezza e perdita di interesse e piacere nello svolgere attività piacevoli, e bassa autostima.
Il disturbo depressivo può manifestare diversi livelli di entità e ha un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre.
Quali cause si possono attribuire a questo tipo di patologia?
Si ritiene che la depressione sia una combinazione di fattori biologici, genetici, ambientali e psicologici.
In particolare i fattori genetici influenzano parzialmente l’origine della patologia, mentre quelli biologici la influenzano notevolmente. Infatti la serotonina, la noradrenalina e la dopamina svolgono un’azione importante nella stabilizzazione dell’umore, nella regolazione della fase sonno-veglia, nella sessualità e nell’attenzione. Inoltre l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene regola l’umore, se c’è un’iperattività dello stesso, i danni per l’organismo sono: insonnia, perdita dell’appetito, diabete mellito, osteoporosi, riduzione dell’interesse sessuale e aumento d’ansia.
Anche i fattori psicologici possono rappresentare una causa importante del disturbo depressivo.
Quali sono i sintomi più comuni della depressione?
Umore triste, con una forte predominanza di pensieri negativi, perdita di interesse, variazione dell’appetito e del sonno, stati d’ansia e di agitazione, mancanza di energia, scarsa concentrazione, bassa autostima, irritabilità o frustrazione, pianto immotivato, tendenza a pensare al suicidio.
Questi sintomi per essere ricondotti alla depressione devono essere presenti tutti i giorni per quasi tutto il giorno.
In questi casi è bene rivolgersi a uno specialista, che attraverso un’attenta osservazione dei sintomi, valuterà il tipo di cura più efficace.