La depressione è una malattia che è sempre più in aumento: in Italia 2,8 milioni di persone ne soffrono (il 5,4% della popolazione con oltre 15 anni), sta aumentando tra gli anziani.
Principalmente la depressione colpisce di più le donne (9,1% contro il 4,8% negli uomini) e soprattutto chi non lavora. I dati infatti confermano che l’8,9% dei disoccupati e il 10,8% degli inattivi, fra i 34 e i 64 anni, ha disturbi depressivi e stati d’ansia.
Secondo Claudio Mencacci, Psichiatra, past president della Società italiana di psichiatria (Sip), la causa del boom della depressione è la solitudine. E questo spiega l’aumento dei casi di depressione in Italia tra anziani e disoccupati.
L’esperto spiega: “Il disturbo depressivo è in aumento in primo luogo tra gli anziani, soprattutto donne e, la fonte primaria, sta nella progressiva e crescente sensazione di isolamento sociale avvertita da questa fascia di popolazione. Si è impoverita la rete familiare e sociale e, in primo luogo nelle metropoli, è ormai venuta a mancare quella tradizionale assistenza di ‘buon vicinato’ del passato. Al contrario, le relazioni sociali, contribuiscono a mantenere viva l’attività cerebrale”.
L’isolamento sociale è sempre il motivo principale per cui questo disturbo è in aumento anche tra i disoccupati, gli inoccupati o le persone con un basso livello di istruzione.