Un aspetto molto importante da non dimenticare è la varietà del cibo che ingeriamo: è importante portare a tavola tutti i colori dell’arcobaleno. La valenza non sarà solo simbolica ma anche chimica, nutrizionale perché più un cibo è colorato più è ricco di sostanze nutritive.
Di conseguenza più la gamma di colori è completa, più ricca è la nostra alimentazione.
Rosso: i fitonutrienti contenuti in questi alimenti possono aiutare a proteggere dal tumore, ridurre il rischio di diabete, sostenere la salute degli occhi e migliorare l’aspetto della pelle, aiutare il sistema circolatorio e la pressione del sangue.
Arancione e giallo brillante: gli arancioni sono ricchi di alfa e beta carotene che vengono trasformati dal corpo nella preziosa vitamina A: sostiene la funzione immunitaria; aiuta la salute degli occhi, delle articolazioni, delle ossa, del cuore.
Il giallo riporta maggiormente alla vitamina C, riduce le infiammazioni previene le allergie.
Verde: gli alimenti verdi sono ricchi di clorofilla che è un antiossidante con un importante effetto purificante, aiuta fegato e reni ad eliminare le tossine del corpo, sostengono gli enzimi digestivi e l’assorbimento dei nutrienti.
Blu, indaco, viola: questi colori portano con sé un numero importanti di potenti antiossidanti; aiutano il cuore e il cervello (soprattutto la memoria) e riducono le infiammazioni del corpo.
Inoltre sembrano avere un ruolo positivo nel sostenere l’HDL, il “colesterolo buono”.
Marrone: Le sostanze benefiche contenute in questi alimenti sono i tannini, in grado di interagire con le proteine, hanno proprietà antiossidanti, antiinfiammatorie e protettive a livello cardiovascolare, rinforzano il tessuto venoso.
Bianco: questi frutti e verdure supportano la salute delle ossa, aiutano a ridurre il colesterolo e ridurre l’infiammazione, proteggono da alcuni tumori e bilanciano gli ormoni.
Nero: frutta e verdura che portano questo colore hanno un’elevata presenza di polifenoli, con funzioni antiossidanti, anti infiammatorie e protettive delle malattie cronico-degenerative.