Arriva l’estate e inizia la ricerca alla protezione solare da portarsi in vacanza. Ogni anno sorge la domanda: quale scegliere? Creme a rapido assorbimento, spray per pelli ultrasensibili o stick potenziati da formule anti-age?
Secondo uno studio svedese, che ha analizzato l’effetto dell’esposizione solare su 30 mila donne, il sole regale fino a due anni in più di vita e fa bene a ossa e cuore. Ma un’eccessiva esposizione al sole favorisce l’invecchiamento cutaneo e lo sviluppo della pelle come il melanoma. Cosa fare allora?
Il Prof. Girolomoni, Direttore della Dermatologia di Verona e presidente della Società Italiana di Dermatologia spiega: “Il buon senso è la madre di tutte le virtù. Possiamo paragonare il nostro rapporto con il sole a quello che possiamo avere davanti a una tavola imbandita: lo sai da solo quello che devi fare. Bisogna darsi una regolata e rendersi conto dei limiti di tolleranza che ciascuno ha nei confronti del sole. Se non lo sai, lo devi sperimentare”.
Come scegliere la crema solare?
«Rivolgetevi a creme solari alte sopra ai 30SPF. Vero anche che una crema solare sopra ai 50SPF protegge parzialmente dipende dal sole. Per quanto riguarda l’aspetto cosmetico, le creme solari devono avere la consistenza di una maionese. Più sono piacevoli, più sono facili da applicare. Ci possono essere poi delle integrazioni all’applicazione stretta del prodotto come il fatto per esempio di indossare una maglia colorata in spiaggia perché il colore trattiene i raggi ultravioletti. Questa tecnica è ottima soprattutto per i bambini. Altra accortezza da adottare è quella di tenere il solare al fresco perché contiene sostanze che si possono degradare con il calore».
Quante volte vanno applicati durante il giorno?
«Va detto subito che i principi attivi di una crema devono stare in superficie. Le creme, quindi, vanno applicate con la giusta dose. Senza eccedere, perché anche il troppo prodotto può far male. Poi ci sono situazioni particolari in cui la crema va stesa in quantità abbondante e spesso. È il caso, per esempio, della vacanza in barca vela.Tenete poi presente che se fate sport la protezione solare sulla pelle potrebbe creare fastidio, quindi consiglio di scegliere una texture studiata per assorbirsi velocemente».
Quali sono le zone di cui ci si dimentica di più?
«Le orecchie sono le zone meno protette. Anche il dorso delle mani, che di solito si ritiene più robusto, è delicato quanto altre parti del viso».
Esiste un livello di abbronzatura ideale?
«Modesta, lieve e ambrata come quella degli australiani. L’abbronzatura è un meccanismo di difesa. Mentre ci si abbronza la pelle s’ispessisce e poi desquama, fare attenzione quindi a non eccedere».