I dermatologi consigliano di proteggersi dal sole sempre e comunque, ma in realtà chi lo fa davvero è solo una minoranza. Accanto però alle situazioni classiche, in cui la crema solare non deve assolutamente mancare, ce ne sono altre totalmente inaspettate, che possono esporre la pelle al rischio scottature e aumentare le probabilità di melanoma.
Usare bene la crema solare è fondamentale per evitare eritemi e scottature e garantirsi un’abbronzatura perfetta.
Potrebbe sembrare un’operazione banale, eppure spalmare la crema solare su viso e corpo è molto meno semplice di quanto si pensi, perché anche le persone più attente e scrupolose, che compiono il rito con religiosa metodicità, commettono senza volerlo una serie di errori che vanificano la protezione dai raggi UV garantita dai prodotti solari, esponendo così la pelle a potenziali pericoli.
In realtà, la protezione andrebbe applicata almeno 30 minuti prima dell’esposizione al sole, perché così ha tempo di essere assorbita dalla pelle che, oltretutto, in questo modo non viene esposta ai raggi UV nemmeno durante quei pochi minuti iniziali in cui è più vulnerabile.
La crema solare andrebbe usata non solo in spiaggia, vediamo assieme le occasioni insolite in cui andrebbe usata.
Nella corsa mattutina
Il sole non aspetta nessuno, nemmeno che il cervello si rimetta in moto per iniziare la giornata. Il che significa che se si va a correre appena svegli, bisogna sempre ricordare di mettere la crema solare, indipendentemente da quanto assonnati o stanchi si possa essere, perché le mattine estive non sono solo ideali per la temperatura, ma anche per le scottature.
Durante i lunghi viaggi in auto
I finestrini delle automobili sono inefficaci a filtrare i raggi del sole, di conseguenza quando si fanno dei lunghi viaggi circondati dai finestrini su tutti i lati, le probabilità di scottarsi aumentano. Ecco perché conviene sempre avere a portata di mano un tubo di crema solare, da riapplicare se necessario. Va da sé che se l’auto è cabrio, la protezione vada messa a prescindere, perché in questo caso si è esposti direttamente ai raggi del sole.
Se è nuvoloso
l’80% dei raggi UV (che sono quelli più pericolosi per la pelle perché fanno i danni peggiori e più duraturi) passa attraverso le nuvole. Ecco perché è bene non farsi trarre in inganno dalla giornata grigia ed usare comunque la protezione solare se si va all’aperto.
Applicare la crema solo se c’è il sole e se lo si prende direttamente
Anche se siete sotto l’ombrellone ed è una brutta giornata, i raggi UV passano lo stesso attraverso le nuvole e il tessuto, colpendo la vostra pelle.
Durante l’inverno
Le radiazioni UVA penetrano in profondità nell’epidermid
e e contribuiscono alla formazione delle rughe e ad aggravare il rischio di cancro alla pelle. Ma questi raggi nocivi non spariscono di certo durante l’inverno e ci sono determinate situazioni, come ad esempio quando si riflettono direttamente sulla neve, in cui l’esposizione può essere addirittura superiore a quella che si ha restando sotto il sole in estate
Usare prodotti vecchi
Per proteggere la pelle è necessario usare prodotti “freschi”. Evitate di spalmarvi una crema già aperta che tenete in casa da tanto tempo o, ancora peggio, una crema scaduta. Con il passare del tempo, infatti, avrà perso la sua efficacia, e rischiate di scottarvi sotto il sole.
Come evitare l’errore: ogni due anni, o a ogni nuova stagione, prendete una crema nuova, adatta alla vostra pelle e con il giusto fattore di protezione.