La novità per le donne che lavorano è una proposta di legge per l’istituzione del congedo mestruale.
Questa proposta è stata presentata alla Camera dei Deputati e prevede che le donne che soffrono di dismenorrea abbiano la possibilità di assentarsi per tre giorni al mese dal lavoro in coincidenza con i giorni mestruali. A sostegno di questa decisione i risultati di uno studio che ha valutato una maggiore produttività della donna appena finisce il ciclo. Il congedo mestruale si può applicare al lavoro subordinato o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato o determinato oppure a progetto, l’importante è che la lavoratrice ogni anno deve presentare, entro il 30 gennaio, la certificazione medica specialistica.
Negli USA alcune aziende hanno già sperimentato con successo questa soluzione che rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento dei diritti delle donne sul posto di lavoro.
In Italia i dati riguardanti la dismenorrea sono allarmanti: dal 60 al 90 per cento delle donne soffrono durante il ciclo mestruale, perciò i tassi di assenteismo a scuola sono dal 13 al 51 per cento, mentre nel mondo del lavoro dal 5 al 15 per cento.
Nel frattempo si discute la proposta sulle forme e sulle condizioni, anche riguardo all’impatto sulla finanza pubblica.