Può capitare che con la fine dell’inverno e l’arrivo della stagione primaverile si manifesti una caduta intensa, più normale del solito, che si prolunga per qualche settimana; in alcuni soggetti questa caduta si manifesta anche nel passaggio tra estate e autunno.
Molte sono le persone che si allarmano e preoccupano, e l’ansiosa “corsa ai ripari” produce spesso solo inutili spese in prodotti inutili. E’ quindi bene capirne un po’ di più su questo fenomeno assolutamente normale e fisiologico.
NIENTE PAURA!
Molte sono le persone che si allarmano e preoccupano, e l’ansiosa “corsa ai ripari” produce spesso solo inutili spese in prodotti inutili. E’ quindi bene capirne un po’ di più su questo fenomeno assolutamente normale e fisiologico che di conseguenza non dovrebbe destare eccessive preoccupazioni.
In questo periodo i recettori del capello sono più sensibili allo stimolo degli ormoni androgeni che provocano una caduta temporanea del capello. Questo fenomeno avviene sia negli uomini, sia nelle donne.
In questo periodo si possono perdere sino a 400 capelli al giorno, ma negli eventi fisiologici vengono ripristinati nei mesi successivi. I capelli che si vedono nel cuscino, nel pettine o nel lavandino sono quindi solo una piccola parte di quelli che si perdono quotidianamente, di cui non ci accorgiamo quando, ad esempio, stiamo all’aria aperta.
Lo specialista è solo uno: il dermatologo!
Bisogna stare molto attenti a termini ingannevoli come il tricologo. Lo specialista dei capelli, abiltato alla cura dei capelli, il tricologo, è solo il dermatologo. Se in farmacia vi propongono la visita tricologica, eseguita da un “esperto” che effettua l’esame del capello, diffidate! E’ solo un mezzo per vendervi dei prodotti.
Le malattie dei capelli e del cuoio capelluto devono essere gestite solo dai medici specialisti che in alcuni casi, possono anche lavorare collegialmente. Ad esempio, se il dermatologo ravvisa gli estremi di una disfunzione o alterazione ormonale, potrà, a seconda dei casi, richiedere la consulenza dell’endocrinologo o del ginecologo per l’eventuale richiesta di dosaggi ormonali o, di ecografia ovarica.
Non voglio certamente allarmare le lettrici, ma a volte la caduta dei capelli può essere segno di malattie più o meno importanti di tipo internistico. Questa mi sembra una valida ragione per andare dal medico e non dai rappresentanti di prodotti “tricologici” o, ancor peggio, comprare a caso qualcosa in farmacia pubblicizzati in televisione o su internet.
L’alimentazione o gli integratori possono aiutare, oppure sono ininfluenti sulla caduta dei capelli?
Certamente gli alimenti che contengono ferro come i legumi, la carme rossa, gli spinaci, il tacchino e il calamaro possono essere di grande aiuto. Consigliamo, specie nelle donne, un controllo periodico della sideremia. (il ferro nel sangue).
Quando si associa un’anemia (frequente nelle donne che utilizzano la spirale o hanno mestruazioni molto abbondanti), si deve assumere il ferro per via orale.
Gli integratori a base di Metionina Cistina Ferro, Vitamine PP, E, B6 (Biotina) o B8 sono certamente di grande aiuto.
Nei casi più gravi si possono anche integrare delle iniezioni intramuscolo di lipoproteine.
4 REGOLE
1) Lavare i capelli con shampoo leggeri alla cheratina, al ginko biloba e alla biotina;
2) Non stare troppo a lungo coi capelli bagnati con acqua salata (il sale distrugge la corteccia del capello);
3) Evitare la piastra;
4) Usare l’olio di fegato di merluzzo per ammorbidire i capelli. E’ il classico “rimedio della nonna”, ancora oggi insuperato dai mille balsami esistenti in commercio. Perché abbia efficacia deve essere tenuto in posa per almeno un’ora.
E’ compatibile con l’esposizione solare. Ma la nonna non sapeva che l’olio di fegato di merluzzo è particolarmente ricco di vitamina A, D e acidi grassi omega 3. Veri e propri toccasana dei capelli