Innanzitutto la vitamina D ha un ruolo fondamentale:
- nel metabolismo osseo;
- per la modulazione della crescita cellulare;
- per le funzioni neuromuscolari e immunitarie;
- per la riduzione delle infiammazioni.
Carenza invece di questa vitamina D può collegarsi anche a una serie di altre patologie, comprese condizioni metaboliche, cardiovascolari, autoimmuni e tumori.
In natura, ci sono due tipologie di vitamina D:
- il calciferolo (vitamina D3), tipico dei mammiferi;
- l’ergocalciferolo, che si forma in seguito all’esposizione alla luce ultravioletta dell’ergosterolo (vitamina D2).
L’attivazione di queste sostanze biologiche avviene direttamente nel fegato e nei reni. Nel caso specifico, i ricercatori hanno analizzato il contenuto di vitamina D del cacao e dei prodotti contenenti cacao perché sospettavano che contenessero una fonte di vitamina precedentemente sconosciuta. I semi di cacao vengono essiccati dopo la fermentazione. Sono posti su stuoie e esposti al sole per una o due settimane. I precursori della vitamina D vengono così trasformati dalla luce solare in vitamina D2.
Per testare la loro teoria, il gruppo di ricerca ha analizzato vari prodotti e polveri di cacao utilizzando la spettrometria di massa. Quindi grazie a loro fu identificato che nel cacao è presente una nuova fonte di vitamina D2.
I prodotti contenenti cacao quindi sono una fonte di vitamina D2, ma la quantità varia notevolmente da tipo a tipo.
Il cioccolato fondente invece, ha un contenuto di vitamina D2 relativamente alto.
E’ consigliato assumerne quindi e comunque con moderazione, non esagerando.