La Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) ha riscontrato una percentuale di italiani sempre più allergici. In particolare per quel che riguarda gli alimenti.
Ciò significa che determinati alimenti o componenti alimentari possono provocare reazioni negative, da una leggera eruzione cutanea ad una risposta allergica di grave entità.
Generalmente, il sistema immunitario protegge il corpo dalle proteine estranee dannose scatenando una reazione per eliminarle. L’allergia è essenzialmente “un’alterazione immunitaria” in cui una sostanza normalmente innocua viene “percepita” come una minaccia – un allergene – e attaccata dalle difese immunitarie dell’organismo.
Il motivo? Ci sarebbero le oltre 3.000 sostanze chimiche che ingurgitiamo insieme ai cibi che portiamo in tavola ogni giorno.
Secondo le stime, ognuno di noi assume ben 1 chilo di additivi alimentari ogni anno, e ogni cibo che consumiamo è ricco di conservanti, stabilizzanti, coloranti, sono circa 360, ma in realtà arriviamo a oltre 3.000 elementi aggiunti al cibo e che non ne fanno parte in modo naturale.
Sono proprio queste sostanze chimiche che nella maggior parte dei casi provocano allergie di diversa natura. Secondo gli esperti, ogni anno è crescente il numero di persone colpite da allergie ed intolleranze alimentare. “ Le minacce nel piatto non si limitano ai soli cibi che spesso già da soli provocano allergie alimentari, come ad esempio nei casi più conosciuti delle nocciole, frutta, verdura, pesce: ne esistono di più nascoste ma non per questo meno insidiose. Sempre più
spesso in adulti e bambini, ci troviamo dinanzi a disturbi dalle cause incerte, dopo accurate analisi scopriamo come la colpa sia proprio negli additivi : intolleranze alimentari, dermatiti e molte allergie sono dovute proprio ad un accumulo di additivi nell’organismo” dichiara Giorgio Walter Canonica.
Per ovviare al problema o almeno limitarlo, bisognerebbe mangiare cibo prodotto da sé con ingredienti e materie prime sane e di riconosciuta provenienza. «Il metodo migliore per evitare molti degli additivi e consumare prevalentemente cibi freschi e se possibile di coltivazione biologica.
Le allergie e le intolleranze possono essere molte, come d’altronde molti sono i cibi, gli additivi e le sostanze potenzialmente allergizzanti. Tra i metalli il più allergizzante c’è il nichel, lo si trova non solo negli oggetti di uso comune ma anche nei cibi in forma naturale: tra questi i legumi, il pomodoro, il cacao, le noci e così via.
Quindi cosa fare? Se una persona ritiene di soffrire di reazioni allergiche a determinate sostanze alimentari, la prima cosa da fare è consultare il proprio medico per verificare che i sintomi non siano causati da un’altra malattia ed essere eventualmente indirizzato ad un dietologo o un allergologo. Una corretta diagnosi delle allergie e delle intolleranze alimentari può essere effettuata mediante test scientifici. Dopo aver effettuato questi esami completo per identificare con precisione
gli alimenti o i componenti alimentari nocivi, l’unico modo per prevenire la reazione allergica nei soggetti sensibili è eliminare tali alimenti o componenti dalla dieta o dall’ambiente, mentre in caso di intolleranza alimentare, basterà ridurre le porzioni per evitare i sintomi. Il supporto professionale di un dietologo permette di non escludere alcun nutriente dalla dieta quando si inseriscono variazioni e alimenti sostitutivi.