La farina di banane è utilizzata moltissimo sia perché risulta economica sia perché è del tutto senza glutine.
Può aiutare a combattere il diabete, controlla il colesterolo e previene il tumore al colon. E’ ricavata dagli scarti delle meno dolci banane verdi che vengono ridotte in polvere.
Questo tipo di farina costituisce così anche un alimento la cui produzione tende a recuperare buona parte degli scarti che sarebbero destinati allo smaltimento come rifiuto organico.
Da uno studio emerse che questa farina, non contenendo glutine, possiede un bassissimo contenuto di grassi, fino al 98% in meno, e possiede un’alta quantità di sostanze antiossidanti e di fibre e amidi.
L’amido che c’è, aiuterebbe il colesterolo e la glicemia a rimanere entro i limiti e inoltre migliorerebbe anche le funzionalità dell’intestino.
La farina di banane inoltre essendo fonte di amido resistente, può aiutare a ridurre la sensibilità all’insulina. L’amido resistente si riferisce infatti all’amido che resiste alla digestione, che non viene dunque scomposto nell’intestino tenue, ma raggiunge l’intestino crasso, dove funziona come una fibra alimentare fermentabile.
La farina di banana verde contiene vitamina E, K, calcio e zinco.
Come detto all’inizio, può ridurre i livelli di colesterolo cattivo e inoltre previene il tumore al colon-retto.
L’amido resistente inoltre, aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue, e di conseguenza aiuta con la perdita di peso.
Infine può migliorare gli effetti negativi della sindrome metabolica; Secondo gli esperti, dal momento che l’indice glicemico della farina di banane è basso, questo alimento potrebbe anche migliorare il peso e la salute generale nei soggetti con sindrome metabolica.
La sindrome metabolica è un insieme di fattori di rischio che coinvolgono ipertensione, glicemia alta, obesità e alti livelli di colesterolo. Il problema è che, mentre uno qualsiasi di questi fattori è rischioso, averli tutti combinati peggiora la situazione, aumentando il rischio di diabete di circa cinque volte. E non solo: questi problemi possono causare anche malattie cardiache e ictus.