Oltre quaranta esperti di tutto il mondo, sono stati convocati per condividere, parlare e per come sconfiggere la fame, promuovendo cibi sani.
Il direttore generale della Fao, l’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione, José Graziano da Silva, affermò che il sistema alimentare globale non sta per niente fornendo alle persone le diete di cui hanno bisogno per condurre una vita sana ma semplicemente sta facendo crescere obesità e sovrappeso.
Oggi nel mondo si stima siano 2 miliardi e 600 mila le persone in sovrappeso e 672 milioni gli obesi adulti, a fronte di 821 milioni di persone affamate. E’ opportuno adottare azioni urgenti per fermare questa crescita. Come spiega il direttore, siamo davanti ad una vera pandemia globale dell’obesità.
Ormai Fast-food e cibo spazzatura costano meno ed è più facile accedervi che non al cibo fresco, soprattutto per i più poveri nelle zone urbane. Quando si hanno problemi economici si ricorre subito a cibi meno costosi, ricchi di calorie ma con scarso contenuto di nutrienti.
Il problema di questi alimenti è che rappresentano un fattore di rischio per tante patologie come malattie del cuore, infarti, diabete e alcune forme di tumore, ma quello più grave è che nei Paesi in via di sviluppo, importano gran parte dei prodotti alimentari tutti confezionati, a basso costo ma ad alto contenuto di sale, sodio, zuccheri e grassi.
L’idea del direttore è quella di imporre tasse sui prodotti non salutari, limitando la promozione del cibo spazzatura per i bambini e la riduzione di sali e zuccheri, fino a bandire alcuni ingredienti come i grassi trans di produzione industriale.
I governi dovrebbero incoraggiare la diversificazione degli alimenti, e facilitare l’accesso ai mercati per i prodotti degli agricoltori a livello familiare, ad esempio attraverso programmi per la nutrizione scolastica, che colleghino la produzione locale alle mense delle scuole, favorendo così anche l’economia locale, oltre a diete sane per i bambini.