Settimana scorsa abbiamo parlato che con il passaggio dall`inverno alla primavera ci sono malesseri più seri rispetto alle giornate fredde e uggiose e ai virus influenzali. Proprio così, difficile da credere, in generale, circa due milioni di italiani risentono del cambio di stagione, una sorta di sindrome da primavera’, che regala irritabilità, aggressività, rende più ansiosi e meno concentrati.
Oggi invece vogliamo ricordarvi che il passaggio dall’inverno alla primavera non è indolore, nemmeno per i più piccoli. Il “mal di primavera” colpisce anche loro. Infatti, non è raro che anche i bambini mostrino quelli che vengono definiti disturbi tipici del “mal di primavera“. Tra questi ultimi, sono molto comuni: spossatezza, inappetenza, irritabilità e insonnia. Cosa fare, quindi? Il primo consiglio riguarda l’alimentazione.
Sempre, ma a maggior ragione in questo periodo, è importante garantire ai bambini il corretto apporto di tutti i nutrienti “alleggerendo” la dieta da grassi animali, farine raffinati e zuccheri. Quindi, via libera ai vegetali di stagione (anche sotto forma di frullati , centrifughe, polpettine di verdura e legumi), ai cereali integrali, alle proteine magre (carni bianche, pesce al vapore, uova, formaggi freschi) e alla giusta idratazione.
Inoltre, è bene non farsi mai mancare una prima colazione completa e i giusti spuntini (aiutandosi anche con la frutta secca, energizzante e rimineralizzante). Fondamentali sono anche l’attività fisica e il tempo (finalmente) trascorso a giocare all’aperto.
La “sindrome del mal di primavera” comprende un insieme di disturbi più o meno lievi che si riscontrano con l’arrivo della bella stagione. Riguarda circa 2 milioni di italiani e i sintomi si manifestano anche nei più piccoli. Il cambio di stagione può, infatti, influire sull’organismo dei nostri bambini causando talvolta svogliatezza, sonnolenza, spossatezza e irritabilità. Per alcuni, al contrario, rappresenta una fase di rinnovata energia che tuttavia può tradursi in iperattività o irrequietezza tale anche da condizionare il normale addormentamento. Dobbiamo tutti fare i conti con la stanchezza di un inverno passato, le mille occupazioni quotidiane, sportive e non, gli ultimi mesi di scuola o l’intensificarsi delle attività lavorative e riadattarci alle nuove condizioni di luce e temperatura. Il cambiamento dei ritmi luce-buio e l’innalzarsi delle temperature possono compromettere il fisiologico riposo notturno. La mancanza di un corretto ciclo del sonno ha poi, durante il giorno, una serie di effetti secondari sull’organismo: soprattutto, si verificano irritabilità e difficoltà a concentrarsi. L’omeopatia rappresenta un valido aiuto e la scelta del medicinale dipenderà dalle caratteristiche peculiari con cui il piccolo manifesta o riferisce il malessere. È sempre opportuno cercare di stabilire delle regole per una buona igiene del sonno: fissare un orario da rispettare per andare a letto, evitare di lasciare i piccoli davanti alla televisione o ad altri device tecnologici prima del sonno ed è indispensabile curare attentamente l’alimentazione, evitando di proporre cibi e bevande ad azione stimolante o eccitante.
Vi ricordiamo in fine di seguire gli stessi consigli dati a voi adulti, seguire un regime alimentare completo, bere acqua e stare all’aria aperta.