Il bilancio è di 250 morti l’anno. La causa è spesso l’inconsapevolezza di essere affetti dalla Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno.
Circa l’80% di persone che ne soffre non ne è a conoscenza. Questa patologia molte volte viene sottovalutata ed è proprio per questo che la campagna informativa vuole migliorare la diagnosi e la cura. E’ stata proposta l’introduzione di un check-up del sonno in occasione del rilascio o rinnovo della patente.
Non ci si rende conto ma durante il sonno possono capitare brevi interruzioni della respirazione e possono essere molteplici i fattori a rischio come le malattie cardio e cerebrovascolari. Quindi c’è una maggiore probabilità di ictus, diabete, aritmie.
Anche obesità, sovrappeso, fumo e alcol aumentano il rischio di apnee notturne, e non solo. Possono manifestarsi anche su persone che hanno sonno irrequieto, sensazioni di soffocamento, stanchezza e scarsa concentrazione di giorno.
Questa patologia riguarda soprattutto l’età tra i 40 e gli 85 anni. Circa il 50% uomini e il 23% delle donne e solo il 20% è a conoscenza della condizione.
Bisognerebbe seguire alcuni cosigli come:
- effettuare brevi pause durante lunghi tragitti evitando la guida di notte;
- alternarsi alla guida con qualcun altro e porre attenzione ai segnali premonitori di un colpo di sonno;
- non riuscire ad andare a velocità costante;
Ovviamente questa patologia si può curare. Esistono diverse opzioni terapeutiche per far stare meglio una persona. Il presidente della Società Italiana di Pneumologia Stefano Nardini spiega che ci servirà molto tempo per aumentare la sensibilità della popolazione su questo argomento, ma soprattutto sarà necessario per mettere e rendere al corrente tutte le strutture sanitarie in grado di far fronte a tutte le persone che necessiterebbero controlli.