Gli acufeni sono rumori fastidiosi che si possono percepire localizzati in uno o in entrambi gli orecchi, oppure genericamente all’interno della testa. Gli acufeni possono esprimersi in molti modi:
- come fischi “sottili” di frequenza acuta
- come ronzii e quindi più spostati verso le frequenze gravi
- come uno suono variabile e diffuso su tutte le frequenze dell’udibile
- oppure sono di tipo pulsante come il cuore o intermittente come uno scatto meccanico.
Nella maggior parte dei casi gli acufeni sono di tipo soggettivo cioè possono essere percepiti solo dal soggetto che ne soffre, solo in rarissimi casi sono di tipo oggettivo, vale a dire che sono ascoltabili anche da un esaminatore esterno. Gli acufeni oggettivi sono generati da un movimento meccanico all’interno del cranio o nel distretto cervico facciale. Gli acufeni soggettivi nascono all’interno delle vie uditive o del cervello e sono invece un suono “fantasma”, udibile unicamente dalla persona che ne soffre.
Alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois (Stati Uniti) sono riusciti a comprendere il meccanismo scatenante del ronzio continuo. A seguito dei loro studi sembra che il suono percepito è causato da una modifica della modalità celebrale.
Gli studiosi hanno constatato che il fischio/ronzio continuo è associato a particolari reti cerebrali che permetto al cervello di rimanere eternamente in modalità di attenzione anziché in quella di riposo. Praticamente chi soffre di acufeni ha il cervello che non si riposa mai.
La zona interessata del cervello è il precuneo, cioè una regione del lobulo parietale superiore che si trova davanti al cuneo del lobo occipitale. Questa zona è direttamente coinvolta con la memoria episodica, con la riflessione interiore, con gli aspetti della coscienza e l’elaborazione visuale-spaziale.
Per arrivare a queste conclusioni, il team di ricerca ha utilizzato una risonanza magnetica funzionale che permettesse di creare dei modelli che elaborassero struttura e funzione del cervello. Attraverso questa risonanza si è potuto dimostrare che la regione del precuneo è fortemente attiva nei soggetti che soffrono di acufeni.
Il risultato che ne deriva è che le persone che soffrono di questo disturbo non riescono a riposarsi bene neppure quando sembra che lo stiano facendo. Per questo motivo molti che soffrono di acufeni asseriscono di essere stanche, ansiose e di non sopportare più l’incessante suono.